OFFSIDE
Soldi che circolano: un grattacapo per la FTC
Nel calcio regionale impazza il mercato, con offerte che fanno discutere e... arrabbiare
Pubblicato il 29.06.2022 11:10
di L.S.
Qualcuno si è già chiesto, legittimamente, “ma la Federazione ticinese di calcio non si pronuncia”?
No, per ora in FTC si è deciso di tenere le bocche cucite.
Ciò non significa però, da quello che siamo riusciti a sapere, che non si stia facendo nulla o che perlomeno non si abbia in serbo qualche idea.
Settimana prossima ci sarà una seduta di comitato e in agosto la classica assemblea annuale (quest’anno si terrà il 26 al Palamondo di Cadempino).
Saranno occasioni importanti per iniziare a mettere sul tavolo un problema, quello dei soldi che circolano nel calcio regionale, che è tornato tremendamente di attualità nelle ultime settimane.
Paradiso e Locarno, con Caggiano e Renzetti come protagonisti, sembrano essere sul piede di guerra. I luganesi, che militano in Prima Lega, denunciano lo scippo, a suon di offerte “irrinunciabili”, del suo attaccante più titolato. E più in generale, un comportamento troppo aggressivo sul mercato da parte dei locarnesi.
Il Locarno, che il prossimo anno militerà in Seconda regionale, dal canto suo non vuole alzar nessun polverone. Renzetti ha ammesso di voler dare una mano alle bianche casacche e ha aggiunto di divertirsi un mondo nel tornare a fare trattative. Ancorché a livelli decisamente più bassi rispetto a quelli che ci aveva abituati nell’ultimo decennio a Lugano.
Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non che i “rumors”, che da queste parti diventano presto bufere, parlano di offerte “fuori mercato”.
Tutto in regola, tutto accettabile?
Fino a un certo punto, anche perché è ovvio che sopra una certa cifra ci sono da pagare AVS e LAINF (assicurazione infortuni). È doveroso ricordare però che il Paradiso, militando in Prima Lega, potrebbe legittimamente sottoscrivere contratti da professionista. Ma questa è un’altra storia.
Chi ha buona memoria, come ha ricordato ieri anche l’ex presidente del Tresa e del Malcantone Cio Monti in una nostra intervista, rammenterà invece l’inchiesta di alcuni anni fa da parte della stessa AVS, che suscitò un polverone nel calcio regionale e che portò alle sanzioni, anche pesanti, di alcune società.
Per un certo periodo le cose si calmarono, poi, com’era prevedibile, tutto rientrò nell’abitudine delle cose.
C’è chi si indigna perché i giocatori prendono un rimborso spese, a volte cospicuo.
La verità è che se dimostrabili, questi rimborsi sono più che giustificati. Insomma, come sempre ci vuole il buonsenso. Ci sono dei margini entro i quali si può agire, com’è giusto che sia: superarli può essere pericoloso, oltre che poco etico. E parliamo di rimborsi spesa, non di veri e propri salari. Quelli sono tutta un’altra storia, che ovviamente non può essere tollerata.
Tornando al discorso iniziale, cosa può fare la FTC?
Ovviamente muoversi in questo mondo non è per nulla semplice, anche perché per attuare delle sanzioni ci vogliono delle prove tangibili.
La FTC, nel caso avesse il sospetto di presunte irregolarità, potrebbe segnalare il tutto alla Commissione disciplina dell’ASF (Associazione svizzera di calcio), che avvierebbe un’indagine.
Succederà?
È presto per dirlo. La sensazione è che ogni tanto sia giusto accendere i riflettori su questo tipo di comportamenti, per evitare che la cosa scappi completamente di mano.
Porvi rimedio in maniera totale sembra difficile, quasi utopistico.
Insomma, il calcio regionale va avanti così da sempre, a ondate più o meno regolari. Ogni tanto una bella scossa però ci sta: forse ne sta arrivando una...