L'Arsenal
non è riuscito a qualificarsi per la prossima edizione della
Champions proprio negli ultimi istanti del campionato. Le sconfitte
contro il Tottenham e il Newcastle hanno impedito agli uomini di
Arteta di accedere al prestigioso torneo. Per 19 stagioni consecutive
dal 1998 al 2017, l'era Wenger, i “cannonieri” hanno fatto parte
dell'élite europea. Ora per il sesto anno consecutivo non
parteciperanno alla massima rassegna continentale. D'altra parte il
livello tecnico della Premier è altissimo e la concorrenza è
spietata. L'allenatore Arteta auspica che la squadra venga
rinforzata. La dirigenza e il tecnico viaggiano sulla stessa
lunghezza d'onda, vogliono giocatori giovani e talentuosi, sia da
acquistare, sia da allevare nel proprio settore giovanile. Il
progetto è stato impostato da anni: Martinelli; Pépé; Odegaard e
anche altri sono arrivati quando avevano meno di 25 anni.
I
londinesi nell'attuale sessione di mercato non si stanno smentendo. E
hanno messo sotto contratto: Fabio Vieria (centrocampista di 22
anni); Marquinhos (esterno di 18 anni); Gabriel Jesus (attaccante di
25 anni).
La
realizzazione dello stadio, un investimento che ha superato i 500
milioni di euro, ha penalizzato la fase finale della gestione Wenger.
Ma ora le finanze sembrano più stabili. E si può spendere e anche
tanto.
Le
cifre sono chiare, le riporta l'autorevole portale “Transfermarkt”.
Nella sessione 2021-2022 i dati sui trasferimenti sono stati i
seguenti: Arsenal 167 milioni; Manchester United 140; Manchester City
134 milioni. Nell'attuale i londinesi viaggiano già sui 100 milioni
e il rafforzamento non sembra finito, altri colpi sono in arrivo.
Il
piano è preciso: dentro la gioventù e via la vecchia guardia,
Aubameyang e Lacazette, da tempo, sono stati invitati a prendere
altre strade.
La
scommessa è quella di costruire una formazione con una media di età
molto bassa, per dare modo ai calciatori di giocare assieme per molti
anni.
Il
campo, come sempre, emetterà il suo verdetto. E sancirà sulla bontà
dell'ambizioso esperimento. Pena: un “fracaso” milionario.