Chi conosce Serge
Pelletier, sa quanto le parole rilasciate oggi alla Corner Arena siano state difficili
da pronunciare.
Lo aspettavano
tutti al varco, per conoscere la sua reazione alla notizia del contatto tra il
Lugano e Mc Sorley. Mai visti tanti giornalisti alla pista in questa stagione: carpire
le emozioni del coach era qualcosa che non si poteva giornalisticamente bucare.
L’allenatore
canadese, coperto per fortuna dalla mascherina, è riuscito solo parzialmente a dissimulare
la tristezza frammista a commozione.
Con voce rotta e
occhi lucidi, Pelletier ha ammesso che quella di oggi è stata una giornata
particolare.
“Soprattutto
quando ho visto i ragazzi venire verso di me, ho capito che era un giorno diverso
dagli altri”.
Chi ha visto l’allenamento,
giura che sia stato il migliore di tutta la stagione. Grande intensità e ritmo.
A dimostrazione
forse che la notizia ha scosso anche la squadra.
Intanto Serge,
pungolato ancora sul contatto Lugano-Mc Sorley, amplia la sua riflessione.
“Credo che si
debbano rispettare le scelte delle società e i loro modi di agire. Il Davos ha
rinnovato Wohlwend nonostante l’ottavo posto in classifica, dimostrando così di
voler creare una famiglia e mandando un messaggio preciso alla squadra. Poi ci
sono club che preferiscono aspettare e valutare con più calma: per me non
cambia molto, sono cosciente di ciò che ho fatto finora qui a Lugano, di aver
preso una squadra all’11. e di aver portata dove siamo adesso”.
Sarà interessante
capire come Pelletier gestirà le prossime settimane.
“Ho un lavoro da
svolgere e voglio farlo al meglio. Con i giocatori abbiamo creato un grande
ambiente e li ringrazio per quello che hanno fatto finora. Sono sicuro che
continueremo a fare bene”.