CALCIO
"Heitz potrebbe anche finire a Lugano"
Parla Jeremy Mikula, giornalista del Chicago Tribune: i Fire non convincono
Pubblicato il 01.07.2022 08:19
di Red.
Due vittorie nelle ultime tre partite, eppure a Chicago le cose non sembrano andare per il verso giusto. A metà campionato, dopo 17 delle 34 partite da giocare, i Fire occupano il penultimo posto in classifica.
Di chi la colpa? Il giornalista del Chicago Tribune Jeremy Mikula, intervistato dal Cdt, sembra avere le idee piuttosto chiare e punta il dito contro Georg Heitz e Sebastian Pelzer, i responsabili del mercato della squadra.
“Joe Mansueto ha fatto tutto il possibile per rendere competitivo il club. Ha investito nella squadra, nelle infrastrutture e nell’organizzazione, dimostrando di non aver paura di spendere. Il problema è che i soldi non sono sempre stati spesi bene e alcune mosse di mercato sono risultate fallimentari. Costruire una rosa in MLS rispettando una serie di regole severe e parametri complessi, è molto difficile. Ho la sensazione che una figura con più familiarità con queste dinamiche potrebbe fare meglio degli attuali responsabili”.
Lei crede che Mansueto interverrà con dei cambiamenti in questi posti chiave?
“Nello sport americano vengono sempre concesse due occasioni a chi deve costruire una rosa. Heitz e Pelzer sono al secondo tentativo. E dopo il primo anno mediocre, quest’anno stanno facendo ancora peggio. La squadra non può puntare al titolo e pure i playoff sono un miraggio. C’è ancora il mercato di luglio a disposizione, ma a differenza di quanto detto da Mansueto in Ticino qualche settimana fa, il tempo a disposizione adesso è pochissimo”.
Cosa potrebbe capitare?
“Non sarei così sorpreso se Mansueto spostasse Heitz in Ticino: le mosse che ha effettuato nel vostro campionato finora hanno portato successo”.
Chiudiamo con Shaqiri: come giudica finora il suo campionato? Ricordiamo che è il secondo giocatore più pagato della MLS (circa 8 milioni).
“Fin qui non ha deluso le attese e non è certo lui il problema dei Chicago. Alcuni infortuni lo hanno un po’ frenato ma la mossa di portarlo qui mi sembra comunque azzeccata. Le sue statistiche personali, tre gol e sei assist, non sono male e resta il motore dell’attacco dei Fire. È chiaramente una spanna sopra tutti per creatività e visione di gioco”.