CALCIO
"Disputeremo un campionato importante"
Berardi e Pollero ci parlano del loro arrivo a Bellinzona: nessuno nasconde le proprie ambizioni
Pubblicato il 01.07.2022 11:01
di Enrico Lafranchi
Fa tanto caldo di questi giorni ma a Bellinzona per fortuna c’è abbastanza vento per cui il clima in qualche modo è accettabile anche quando ci si allena di pomeriggio. Inoltre l’ambiente attorno allo stadio è sempre molto particolare… I tifosi non smettono di fantasticare su una squadra di alta classifica (perché non potrebbe essere così?). Di certo il pallone è in buone mani, la rosa è ben attrezzata (la Challenge League richiede ovviamente una maggiore competitività), il mister lavora sapientemente (al di là del 6-1 contro il Lugano II, che non fa comunque testo, come ha puntualizzato il tecnico, i granata denotano un gran ritmo atletico e una spiccata vocazione offensiva). Ci sono insomma tutti gli ‘ingredienti’ per fare tornare al Comunale il pubblico dei bei tempi. Che Pablo Bentancur abbia lavorato per rinforzare la squadra in modo adeguato non ci sono dubbi. Il debutto è ormai dietro l’angolo, Bellinzona-Losanna è la partita che fa sognare, ma anche ricordare, tutta la città (rammentate i 16 mila spettatori, i 4 gol di Paulo Cesar e il debutto di Mario Sergio?). Meglio restare all’attualità… Abbiamo l’opportunità di parlare con Gaetano Berardi e Rodrigo Pollero, due innesti molto importanti (in difesa, rispettivamente in attacco). Da questo nostro primo approccio abbiamo l’impressione che entrambi siano felici di essere entrati a fare parte di un club intenzionato a ripartire con slancio nella nuova annata.
Gaetano che cosa ti ha portato a Bellinzona?
“Il primo aspetto che ho notato è il grande entusiasmo che c’è in questa squadra e in questa città per il calcio. Fattori che ho giudicato determinanti. Tornare in Ticino è per me un’ottima opportunità, sono veramente contento di questa chiamata”.
A Sion come ti sei trovato?
“Non è stato un campionato facile per i vallesani. Per me si è trattato di una parentesi in carriera di soli 5 mesi (era arrivato a Sion dal Leeds dopo avere fatto furore con Samp e Brescia, ndr). Diciamo che tutto sommato è andata relativamente bene, ma ho preferito cambiare”.
Sei a contatto con nuovi compagni e un nuovo allenatore: che idea ti sei fatto?
“C’è tanta voglia di fare bene anche da parte mia, credo che la squadra disputerà un campionato importante. Mi sono trovato subito a mio agio anche se non conoscevo nessuno dei giocatori. David Sesa invece lo ricordo benissimo quando giocava, so che da allenatore è molto stimato e apprezzato”.
Il tuo ruolo preferito?
“Sulla base di quello ricoperto negli ultimi anni, mi vedrei bene come difensore centrale, a tre o a quattro è relativo”.
Ed eccoci a Rodrigo Pollero, capo-cannoniere di ChL con 19 gol nella stagione 2020/21 con lo Sciaffusa di Murat Yakin. Era proprio destino che l’uruguaiano, già beniamino del popolo rossoblù, ritrovasse terra ticinese dopo avere vestito anche la maglia di Zurigo e Losanna.
Rodrigo, del Chiasso che ricordo hai?
“È stato un momento bello ma anche difficile. Avevamo raggiunto la salvezza nell’ultima di campionato… (a Wil, in panchina c’era Andrea Manzo, ndr). I tifosi del Riva IV mi facevano sentire a casa…”.
Contento di essere tornato in Ticino?
“Non vedevo l’ora, soprattutto per la lingua. Non ce l’ho fatta né con il tedesco né con il francese (sorride)… Però sia Sciaffusa che Losanna mi hanno arricchito molto, non solo a livello sportivo”.
Il tuo motto?
“Dare sempre il 100 per cento”.
Bellinzona che effetto ti fa?
“Mi fa respirare aria di pallone…”.