CALCIO
Il Milan può finalmente partire, le altre sono già avanti
Le firme di Maldini e Massara e il mercato di Inter e Juve: ecco cosa succede in Italia
Pubblicato il 01.07.2022 10:23
di Silvano Pulga
Alla fine, come prevedibile, Maldini e Massara hanno firmato, all'ultimo minuto, il rinnovo del contratto che li lega al Milan ancora due stagioni, con un'opzione per la terza. Esito tutto sommato prevedibile, per un motivo semplicissimo, che oggi non viene considerato dalla maggior parte di testate e opinionisti dei quotidiani della vicina Penisola: mai, in nessun momento, sono apparse delle alternative credibili. A un certo punto, qualcuno si è inventato il nome di Sabatini (indiscrezione talmente infondata che nessuno si è neppure preoccupato di smentire), perché da via Aldo Rossi non trapelava nulla. 
Tutto a posto, quindi? Beh, non esageriamo. Modi e tempistiche del rinnovo nascondono sicuramente dei problemi. Ne abbiamo scritto alcuni giorni fa: la dirigenza sportiva ha idee differenti su come condurre la campagna di rafforzamento della squadra, e sta probabilmente cercando di far capire a una nuova proprietà (la quale, però, non è ancora operativa) che i tempi dello sport europeo, soprattutto del calcio, sono differenti da quelli statunitensi. E, del resto, ne abbiamo avuto esempio pratico ascoltando Joe Mansueto a Lugano, qualche settimana fa. Poi c'è il nodo Elliott, non del tutto sciolto: e la dimostrazione è stata vedere alcuni manager dipendenti di quest'ultimo muoversi, per esempio, per sondare l'entourage di Dybala. Ma, probabilmente, si è trattata solo di un'azione di disturbo a Marotta e soci, per il quale l'argentino è una pedina di un gioco molto più ampio, i cui risultati definitivi li vedremo (eventualmente) solo a fine estate. 
Ora, comunque, in casa rossonera ci si potrà concentrare con calma sul mercato che, in fondo, si chiuderà, appunto, il 31 agosto. La sensazione, percepita da tutti, è che di soldi veri ne gireranno pochi. Mai come oggi gli affari si faranno alla fine, quando i bilanci inizieranno a scottare, e la necessità di scaricare, magari, ingaggi importanti si farà sentire, e bisognerà guardare poco per il sottile. Ciò non toglie che, per il calcio d'oltre confine, sarà difficile tornare protagonista in Europa, nonostante (per esempio) il ritorno di Lukaku, comunque un top player il quale, tuttavia, è apparso, al suo ritorno a Milano, abbastanza appesantito. E, questa volta, non ci sarà un Pintus, ad Appiano, per rimetterlo a nuovo. Ma, in fondo, essendo solo l'inizio di luglio, il problema non si pone: non è adesso che il giocatore deve essere in forma. 
Sta invece facendo un mercato aggressivo la Juventus, che pure ha diversi problemi da risolvere in diverse zone del campo: solo l'attacco, con Federico Chiesa e Dušan Vlahović sembra davvero a posto. Molto, secondo noi, passerà dalla trattativa De Ligt: se davvero dovesse partire, e a una cifra importante, per la compagine bianconera si aprirebbero orizzonti interessanti, fermo restando che, non molto tempo fa, gli azionisti di riferimento hanno ricapitolato con 400 milioni di franchi circa di soldi veri. Il che fa tutta la differenza del mondo in un mondo dove molti club, al contrario, si sono finanziati con bond dagli interessi pesanti. Che potrebbero anche richiedere il sacrificio di giocatori importanti per poter sanare il bilancio. Ma è ancora lunga, da qua alla data di termine delle trattative.