Se Mc Sorley
arriverà o no a Lugano, non è la cosa principale. Almeno nell’immediato.
Sarà interessante
invece capire come reagiranno Serge Pelletier e la squadra a queste voci: lo
capiremo forse già dalla sfida di domenica contro il Bienne.
Viene difficile
pensare che sia stato Domenichelli, di sua iniziativa, ad andare a cercare una figura ingombrante come Mc
Sorley.
Sarebbe bello
anche sapere chi ha messo in giro la voce della loro telefonata. Difficile che
sia stato l’ex allenatore del Ginevra che in caso di trattativa con il Lugano,
aveva tutto l’interesse a mantenere l’affaire segreto.
Una cosa è
sicura: la voce non doveva uscire, per il bene della squadra e per non
inquinare un ambiente che in questo momento sembra decisamente positivo.
Ancor di più dopo
l’accordo raggiunto tra società e giocatori sulla riduzione dei salari, con la
presidente Vicky Mantegazza che è andata negli spogliatoi a ringraziare la
squadra per lo sforzo economico fatto.
Pelletier dunque
tagliato fuori per la sua successione? Non è detto, la storia insegna che lo
sport è imprevedibile.
Basterebbe vedere
cos’è successo al Milan la scorsa stagione. Pioli era ormai ai titoli di coda e
la società aveva già contattato il tedesco Rangnick: sembrava tutto fatto. Non
per Pioli e la sua squadra. Una serie strepitosa di vittorie ha fatto
cambiare idea alla società.
A Pelletier, che
sembra in questo momento messo all’angolo e che oggi non ha potuto fare a meno
di ricordare che a Davos hanno rinnovato il contratto a Wohlwend nonostante l’ottavo
posto (in questo non ha ricordato un po' Jacobacci parlando di Celestini?), non resta che una cosa. Vincere e stupire. Non sarà facile, ma nemmeno
impossibile. La sua nuova sfida, inizia qui.