CALCIO
Tia, fantasia granata
L’ivoriano promette meraviglie e gol nel campionato che inizia tra dieci giorni
Pubblicato il 05.07.2022 08:51
di Enrico Lafranchi
Ha segnato solamente tre gol nella passata stagione, Chef Eric Tia promette di ‘polverizzare’ questo suo record in negativo. Anzi, in positivo! Sì perché quando giocava a Coira segnava reti a grappoli al punto che il tecnico dei grigionesi rimase stupito di come un giovane talentuoso come l’ivoriano avesse potuto approdare in un club di lega inferiore. È stato lo stesso mister che per le capacità tecniche del giocatore, ne favorì il passaggio allo Zurigo: “L’Under21 mi ha fatto crescere molto – fa notare il venticinquenne – ma pure a Neuchâtel ho avuto un’ottima occasione per mettermi in mostra, purtroppo interrotta dal Covid (“Questo giocatore è una potenza” – dichiarò al suo approdo alla Maladiere Patrick Bengondo, già granata una ventina di anni fa)”. Da vero innamorato del pallone Eric afferma di essersi trovato bene, nonostante differenze linguistiche e di mentalità, anche a Lucerna: “È stata una tappa molto importante della mia carriera, ero molto giovane, la formazione l’avevo ricevuta dall’Academy del FCZ. Non ho giocato molto ma è stata ugualmente un’esperienza positiva, diciamo che ho fatto una specie di apprendistato in una squadra di Super League e questo mi ha aiutato a crescere e maturare, sia con Thomas Häberli che con Fabio Celestini. In modo particolare Celestini mi ha insegnato a essere umile, a capire”. A Bellinzona nella passata stagione sono stati soprattutto i suoi dribbling e i suoi gesti tecnici a lasciare il segno. Artefice di tanta meraviglia, Eric spera di regalare belle prestazioni alla neopromossa anche in Challenge League.
Eric, Bellinzona è una tappa importante per te?
“È il mio futuro! È la squadra che finora mi ha dato più di tutte la gioia di giocare. Faremo di tutto per disputare un buon campionato. Sono contento di giocare con il Bellinzona, i compagni sono meravigliosi. C’è anche da considerare l’aspetto affettivo della gente”.
Cosa ti ha colpito in particolare?
“Le pacche sulle spalle, i tifosi che mi chiedono l’autografo!”.
E della città?
"Ci abito, Bellinzona è una piazza molto calorosa, abbiamo la fortuna di avere un tifo anche al femminile. La vita è meno cara che nella Svizzera interna, a me piace andare al ristorante. Poi c’è tanto sole e in inverno non fa così freddo come a Lucerna…”.
Inizia per tutti voi una nuova ‘avventura’ con un nuovo allenatore: come è stato l’impatto con David Sesa?
“L’ho conosciuto tre settimane fa, ho saputo che è stato un grande giocatore. Stiamo lavorando molto bene, siamo impazienti di iniziare il campionato, il mister ci trasmette grande fiducia”.
Il tuo obiettivo è di partire titolare, giusto?
“Nel calcio non si può mai dire ‘voglio partito titolare’! È l’allenatore che fa la formazione da schierare in campo. Noi giocatori abbiamo il compito di dare sempre il massimo, ma a decidere è sempre chi è in panchina”.