Calcio
Dybala e Icardi, alla ricerca della squadra perduta
I due attaccanti argentini si trovano in una fase cruciale della loro carriera
Pubblicato il 06.07.2022 03:56
di Angelo Lungo
Sono due argentini. Due ritenuti, potenzialmente, forti. Entrambi vivono sospesi e la loro carriera appare in declino. Scelte e approcci sbagliati, debolezze caratteriali e nessuno sembra più credere che possano tornare a certi livelli.
Paulo Dybala ha solo 28 anni. È senza squadra. Era reputato, solo qualche tempo fa, uno dei migliori calciatori al mondo. La Juve aveva rifiutato offerte milionarie e sembrava che ne potesse fare un suo simbolo ancora per qualche anno. La scadenza del vincolo contrattuale appariva come un intralcio facilmente superabile. Addirittura i bianconeri gli avevano promesso un rinnovo sontuoso. Ma i sabaudi hanno rammentato la loro identità piemontese, hanno fatto due calcoli e hanno deciso di mollare il talentuoso mancino. Dybala ora si trova nel limbo. Si è sentito sedotto e abbandonato. È scattata la ripicca, ascoltare le sirene tentatrici del suo antico mentore: Marotta. Ma si dà il caso che l'Inter abbia una situazione economica-finanziaria, eufemisticamente, precaria. Ha puntato forte sul ritorno di Lukaku e la trattativa che era considerata in dirittura d'arrivo si è fermata. Dove giocherà il buon Paulo la prossima stagione è un mistero: più che buffo, paradossale.
Mauro Icardi era considerato un formidabile centravanti. Il Psg lo strapagò e lo strappò all'Inter. Ma il nostro non è molto concentrato sulle vicende che riguardano il campo. Il suo precipuo obiettivo: è la sua complessa situazione sentimentale. Una turbolenza continua. L'attaccante a Parigi le partite, ormai, le vede dalla panchina o dalla tribuna. Durante l'ultima stagione è stato esonerato dall'attività sportiva per un periodo. Il club, magnanimamente, gli ha accordato un permesso, così il nostro ha potuto concentrarsi sul rapporto con la sua compagna. Ora il Psg è alle prese con l'ennesimo repulisti. Icardi lo vorrebbe trasferire verso altri lidi. Ma il buon Maurito è un professionista serio: intende rispettare l'accordo. Si fa presto a comprendere: chi mai gli potrebbe corrispondere lo stipendio che percepisce dai francesi?
L'unica offerta sembra essere arrivata dall'Italia. Il Monza di Berlusconi lo corteggia. L'astuto Galliani la sua mossa l'ha preparata. Pagherebbe parte dell'ingaggio. E garantirebbe un contratto come opinionista, sulle reti Mediaset, alla compagna-manager del bomber.
Così va il calcio. Tanta forma e poca credibilità, quest'ultima scomparsa da tempo immemore.