Sono
due argentini. Due ritenuti, potenzialmente, forti. Entrambi vivono
sospesi e la loro carriera appare in declino. Scelte e approcci
sbagliati, debolezze caratteriali e nessuno sembra più credere che
possano tornare a certi livelli.
Paulo
Dybala ha solo 28 anni. È senza squadra. Era reputato, solo
qualche tempo fa, uno dei migliori calciatori al mondo. La Juve
aveva rifiutato offerte milionarie e sembrava che ne potesse fare un
suo simbolo ancora per qualche anno. La scadenza del vincolo
contrattuale appariva come un intralcio facilmente superabile.
Addirittura i bianconeri gli avevano promesso un rinnovo sontuoso. Ma
i sabaudi hanno rammentato la loro identità piemontese, hanno fatto
due calcoli e hanno deciso di mollare il talentuoso mancino. Dybala
ora si trova nel limbo. Si è sentito sedotto e abbandonato. È
scattata la ripicca, ascoltare le sirene tentatrici del suo antico
mentore: Marotta. Ma si dà il caso che l'Inter abbia una situazione
economica-finanziaria, eufemisticamente, precaria. Ha puntato forte
sul ritorno di Lukaku e la trattativa che era considerata in
dirittura d'arrivo si è fermata. Dove giocherà il buon Paulo la
prossima stagione è un mistero: più che buffo, paradossale.
Mauro
Icardi era considerato un formidabile centravanti. Il Psg lo
strapagò e lo strappò all'Inter. Ma il nostro non è molto
concentrato sulle vicende che riguardano il campo. Il suo precipuo
obiettivo: è la sua complessa situazione sentimentale. Una
turbolenza continua. L'attaccante a Parigi le partite, ormai, le vede
dalla panchina o dalla tribuna. Durante l'ultima stagione è stato
esonerato dall'attività sportiva per un periodo. Il club,
magnanimamente, gli ha accordato un permesso, così il nostro ha
potuto concentrarsi sul rapporto con la sua compagna. Ora il Psg è
alle prese con l'ennesimo repulisti. Icardi lo vorrebbe trasferire
verso altri lidi. Ma il buon Maurito è un professionista serio:
intende rispettare l'accordo. Si fa presto a comprendere: chi mai gli
potrebbe corrispondere lo stipendio che percepisce dai francesi?
L'unica
offerta sembra essere arrivata dall'Italia. Il Monza di Berlusconi lo
corteggia. L'astuto Galliani la sua mossa l'ha preparata. Pagherebbe
parte dell'ingaggio. E garantirebbe un contratto come opinionista, sulle reti Mediaset, alla compagna-manager del bomber.
Così
va il calcio. Tanta forma e poca credibilità, quest'ultima scomparsa da tempo
immemore.