HOCKEY: LA SWISS LEAGUE VUOLE ELIMINARE I ROCKETS, IMPORTANTI PER I NOSTRI GIOVANI
I Rockets non devono sparire
La riforma della Swiss League non prevede la presenza della squadra ticinese
Pubblicato il 06.02.2021 10:09
di Federico Lorenzetti
Dopo la decisione dei sette stranieri in National League, potrebbe arrivare un altro duro colpo per i settori giovanili ticinesi.
La Swiss League infatti starebbe pensando a una nuova formula per vendere autonomamente il proprio prodotto. Una formula che purtroppo prevede l’esclusione dei club formatori come i Ticino Rockets e Zugo Academy, risparmiando il Grasshopper, che era già iscritto al campionato cadetto prima di diventare club formatore degli ZSC Lions. A rimpiazzare i due probabili esclusi ci sarebbero Basilea e Arosa, per meriti storico sportivi.
Se per l’Arosa si può parlare di un passato importante nell’hockey svizzero, non lo si può dire altrettanto per il Basilea, la cui storia in LNA è stata breve e avara di soddisfazioni. È probabile, per non dire certo, che abbiano pensato a questi due club per questioni economiche.
Arosa, paradiso turistico invernale, ma con poco altro da fare nel tempo libero, garantirebbe un afflusso alla pista costante da parte dei propri cittadini e dei turisti, che il sabato sera non saprebbero dove andare a parte in qualche tipico ristorante. 
Nel caso del Basilea si punta probabilmente sul fatto che la città è grande e che non ci sono solo tifosi di calcio (anche se in passato la pista era spesso desolatamente vuota).
Purtroppo a Biasca e Zugo il campionato cadetto suscita poco interesse e sono veramente poche le persone che accedono agli impianti.
In Ticino Lugano e Ambrì Piotta sono seguitissime e forse lo sarebbero un po' di più anche i Rockets, se le partite non fossero in contemporanea o quasi. 
Questi cambiamenti avranno però ripercussioni anche nei campionati giovanili, dove la U20 diventerà U22 e la U17 diventerà U18.
L'obiettivo di chi sta studiando questo progetto è di fornire alle squadre di LNA la possibilità di formare i propri giovani in casa.
Si tratta soltanto un ritorno al passato: l’innalzamento dell’età permetterà ai giovani di giocare più a lungo negli Juniori, con il rischio però di privarli dell'esperienza di una serie B in cui il ritmo è senza dubbio superiore.
Detto ciò, Rockets Ticino e Academy Zugo sono un patrimonio della formazione dei giocatori e non dovrebbero sparire per qualche franco in più che le altre società vogliono spartirsi.
Purtroppo queste scelte mettono a dura prova la sopravvivenza dei settori giovanili ticinesi, linfa vitale soprattutto per l’Ambrì Piotta, che nonostante l’avvento dei sette stranieri e i probabili cambiamenti in Swiss League, andrà avanti nel progetto dei giovani, fondamentale per la sua sopravvivenza.
Per il bene dell’hochey ticinese e per il movimento giovanile in generale speriamo che la Swiss League ritrovi il lume della ragione e capisca quanto sia fondamentale per i giovani avere un club formatore in LNB e che le squadre con un bacino d’utenza importante creano introiti ma non giocatori.