CALCIO
"Vieni a giocare da noi..."
Patrick Rossini ha risposto sì alla proposta del presidente del Paradiso Caggiano
Pubblicato il 07.07.2022 09:30
di Enrico Lafranchi
Patrick Rossini torna in campo al Pian Scairolo! Il super bomber (capocannoniere di ChL quando giocava nello Sciaffusa e da ultimo tiratore scelto del Bellinzona, 15 reti) ha toccato negli scorsi giorni il cielo con… un gol: “Ho voglia di spaccare il mondo, sono felicissimo” – ci dice dalla Puglia dove sta trascorrendo le vacanze con moglie e figli (Eleonora, Leonardo, Vittoria). Saremmo portati a pensare che Patrick si sia preso una grande rivincita, ma conoscendo il suo carattere amabile preferiamo dire che sta vivendo un altro momento ‘magico’ della sua brillante carriera.
Il ragazzo di Giubiasco ha sempre preso le cose con la massima serenità, senza mai agitarsi. Al momento di lasciare i granata aveva affermato: “È stata una mia scelta di vita, dovuta soprattutto a impegni familiari e professionali (gli orari degli allenamenti non combaciavano più con il tempo a sua disposizione, ndr)”. La gioia in lui è sempre stata superiore al rimpianto: “È come se l’avessi fatta anch’io la promozione, per il Bellinzona mi metto una mano sul cuore”.
Benedetta l’aria di mare…, con semplicità ed eleganza Patrick qualcosina in più ce la dice. Sottovoce… “Quando dall’alto si manifestavano circostanze su chi dovesse giocare, un po’ me la prendevo. Per me chi merita deve giocare. Ero venuto a trovarmi in una fase in cui non volevo creare discussioni e tantomeno polemiche”. Una situazione non facile da gestire per un giocatore di grande esperienza (tantomeno per un allenatore, emblematico il ‘caso’ di Jean-Michel Aeby): “Il calcio oggi è un po’ diverso rispetto a ieri, manca di continuità. E cambia velocemente!”.
Patrick, una battuta per cominciare. Anche tu sei stato veloce come un fulmine a cambiare squadre…
“A dire il vero con il Paradiso i contatti erano stati avviati già sei mesi fa. Il direttore Stagno mi aveva voluto fortemente a gennaio, non in modo assillante sia chiaro. Ma ho ‘sentito’ che aveva una forte stima per la mia persona”.
Un’occasione imperdibile:
“Stavo cercando un posto di lavoro, il Paradiso oltre ad avere ambizioni sportive mi ha aiutato in campo professionale”.
Un rapporto che è andato sempre più consolidandosi:
“Esatto. Ho preferito aspettare perché avevo in corso una scuola e non avrei potuto garantire il tempo necessario per gli allenamenti. Sarebbe stato un impegno troppo grosso, adesso la scuola è terminata. E sono pronto a una nuova sfida!”.
Ti sei incontrato anche con Caggiano?
“Certamente, Caggiano mi ha fatto una bella impressione. Ci siamo capiti al volo senza perderci in chiacchiere inutili. Mi ha semplicemente detto "vieni a giocare da noi". È un presidente animato da grande passione e che nutre grandi ambizioni. Fa proprio al caso mio…”.
Con i tuoi nuovi compagni come sei messo?
“Ho il vantaggio di conoscere tanti giocatori e di essere amico di più di uno di loro (ci fa il nome di Simone Belometti con il quale ha spartito da ultimo lo spogliatoio granata, ndr). Li raggiungerò una settimana dopo in quanto la data delle mie vacanze l’avevo fissata già l’anno scorso. Non vedo l’ora di abbracciare tutti!”.
Che cosa è stato determinante per fare scattare in te questa scintilla?
“È difficile da descrivere… Mi è per davvero mancato il calcio in questi ultimi mesi, a Giubiasco non ho potuto giocare molto a causa di un infortunio”.
Conoscevi già Roberto Gatti?
“Personalmente no, me ne hanno parlato tutti bene. Mi hanno detto che predilige un bel gioco offensivo fatto di cross in area. È quello che mi ci vuole! (Patrick di testa è irresistibile, ndr)”.
Mister, presidente e direttore sportivo fanno leva su un bomber di peso, impaziente di dimostrare le sue doti di goleador anche con la maglia biancoverde.