CALCIO
"Granata che squadra, curioso del nuovo Chiasso..."
In attesa di trovare una panchina, Baldo Raineri ci parla del suo futuro e del calcio ticinese
Pubblicato il 08.07.2022 08:52
di L.S.
Baldo Raineri, dopo la separazione con il Chiasso lo scorso anno, è sempre in attesa di una nuova sfida.
Si aggiorna, guarda partite, vede allenamenti e valuta. Il mercato non è facile, ma la speranza di poter salire sul carro che conta è l’ultima a morire.
Qualche offerta dal calcio regionale c’è stata, ma per il momento Raineri vuole ancora fare il professionista. Crede giustamente in sé stesso, ha voglia di realizzare un progetto serio.
“È proprio così, ho investito tempo e energie in questi anni, avrei ancora voglia di lavorare con il calcio dalla mattina alla sera. Sono convinto di avere ancora molto da dare, aspetto soltanto un’altra buona occasione”.
Il divorzio con il Chiasso è ancora una ferita aperta.
“Mi è spiaciuto, lo ammetto, avevamo iniziato un bel progetto, ma queste sono cose che capitano nel calcio e bisogna accettarle. Sapevo che la squadra aveva delle potenzialità, che ci sarebbe stato soltanto bisogno di tempo. In effetti i ragazzi hanno disputato un ottimo campionato e ne sono estremamente felice”.
In che rapporto è rimasto con Bignotti, direttore generale del Chiasso?
“Ogni tanto ci sentiamo ancora. Nessun rancore, il calcio è fatto così. Ora guardo con interesse e curiosità alla nuova proprietà. Sicuramente ci saranno dei bei cambiamenti, sia in campo che fuori”.
Cosa ne pensa?
“Non li conosco, ho letto alcune cose e ho visto che vogliono vincere il campionato. In Prima Promotion non è facile ma gli auguro il meglio. Il calcio svizzero è un po’ diverso da quello italiano, ci vorrà forse un po’di tempo per conoscerlo e adattarsi, ma sarebbe bello rivedere anche il Chiasso in Challenge League”.
A proposito di Chiasso: si era fatto il suo nome per la panchina del Bellinzona.
“Un po’ ci avevo sperato, è vero, ma alla fine la scelta è caduta su un altro allenatore. Tutti sanno quanto ci avrei tenuto ad allenare i granata, una piazza che ho nel cuore. Bellinzona è casa mia e sarebbe stato bello provare di nuovo l’avventura in Challenge League con questo club. Sono contento che abbiano fatto un grande mercato, ma con un uomo ambizioso e grande intenditore di calcio come Bentancur non avevo dubbi. Ora bisogna amalgamare bene la squadra e poi sono sicuro che faranno grandi cose. Una sfida senza dubbio stimolante per Sesa”.
E del Lugano cosa pensa?
“Ho ancora in mente le immagini del successo di Coppa Svizzera, credo che sia stato bellissimo per tutto il calcio ticinese. Ci volevano emozioni del genere. Sono contento per Croci-Torti, un ragazzo che lavora seriamente e che adesso deve ripetere quanto di buono ha fatto la scorsa stagione. Nel calcio la partita che conta è sempre la prossima, lui ne è conscio, ma la società è sana e forte e sa quello che vuole e il Crus è uno che conosce benissimo l’ambiente. Ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene”.