Equitazione
La donna dei cavalli
Mara Degasperi ha trasformato una passione in un'attività professionale
Pubblicato il 09.07.2022 08:00
di Giada Milanese
Mara Degasperi è la donna dei cavalli. Proprietaria della scuderia Java a Vaglio, festeggia in questi giorni i suoi 20 anni di attività. Donna, mamma e imprenditrice, ha trasformato la sua grande passione per queste creature gentili e maestose in un lavoro, ha rivoluzionato la sua vita e si è dedicata completamente ai cavalli. L'amore per questi animali è sbocciato in tenerissima età, messa in sella dal padre su Bella la sua cavallina dell'epoca, da quel momento in poi Mara non è più scesa da cavallo.
20 anni di attività.
“Una grande soddisfazione. In vent'anni ne ho visti passare di cavalli e di persone e ognuno di loro ha scritto una piccola pagina della storia di questa scuderia. La mia vita è cambiata in meglio, si è arricchita di tante esperienze e ancora continuo a essere aperta nell'apprendere, una novità continua. Questo è un mondo che non smette mai di insegnarti qualcosa. Da diverse nozioni veterinarie per poter prestare le prime cure in caso di necessità, alla cura del cavallo, al sostegno al proprietario per finire con il fare da guida a chi si avvicina per la prima volta a questo animale”.
Cos'è per lei l'equitazione?
“L'equitazione è una scuola di vita. I cavalli hanno un proprio spirito e un proprio carattere, bisogna saperli ascoltare. Il cavallo ti insegna a gestire le tue emozioni, il tuo corpo è il primo canale di comunicazione con questi animali, perciò la postura e anche le tue espressioni facciali diventano importantissimi. Lavorare con i cavalli ti permette di acquisire sicurezza in te stesso”.
Come crede debba essere il rapporto tra cavallo e cavaliere?
“Dal mio punto di vista, questo è un legame che si crea e si basa sulla fiducia e non sulla costrizione. Con il proprio cavallo si diventa una squadra, ogni rapporto come anche con le persone va alimentato quotidianamente e con i giusti strumenti. Il cavallo ti regala la sua libertà e la fa diventare anche tua. Sta a te sapere gestire al meglio questo dono”.
C'è un cavallo in particolare che ha segnato questo suo percorso?
“Ce ne sono stati tanti, che hanno costruito insieme a me tanti ricordi importanti, ma questi vent'anni cadono l'anno in cui Satish ne compie trenta. È il cavallo più longevo della scuderia. Ci siamo conosciuti in un branco e lui mi ha scelto senza che potessi dirgli di no. Siamo cresciuti insieme, ha visto prendere vita questa scuderia, mi ha guardato diventare mamma e ha conosciuto tutti cavalli che sono passati di qui. Cavalli che sono diventati i miei coinquilini, alcuni anche colleghi e tutti nessuno escluso un'enorme fetta della mia famiglia”.