Prato verde coltivabile, va bene. Contributo di
delocalizzazione, zona valangaria, va bene, va bene. Necessità, passo coi
tempi, anche montanari. Retorica, commozione, esibizione. Intanto però la
Valascia ha cominciato la sua inumazione, anzi, l’hanno cominciata gli altri
per lei, per lei che non era più buona a nulla ormai, come quei vecchi
depositati nell’angolo in fondo al corridoio in attesa della morte. Alla quale
si chiede scusa, ma è anche un buon momento per parlare della cara estinta o
estinguente con un po’ di propaganda, ci vuole, ci vuole. Ci vuole una bella
copertina, orazione, ovazione, consolante, condivisa, compassionevole, sguardi
luminosi al futuro e umidi al passato, arrossati al presente a causa della
polvere d’abbattimento. In versione live si sente poco, i macchinari fanno
baccano, è il loro mestiere, uno sporco mestiere ma a qualcuno tocca, va bene,
va bene. Nelle foto almeno suona il silenzio, solo muri e musi, cartelli e
cartelloni, sorrisi e sospiri.
Poi, toh, ma varda… Una coppa ossidata saltata fuori da qualche anfratto del ridotto alpino della Valascia. Non che abbondino le coppe, chissà perché questa è stata riposta per decenni nel sarcofago? Il Presidente la esibisce e la alza, a tutta pagina. Ma poi non si spiega nei servizi a reti unificate, forse perché non c’è spazio tra le varie ed eventuali, delocalizzazione, iocero, spiritoimmortale, eccetera, va bene, eccetera.
Ma poi io, che non sono mai veramente convinto di niente, la guardo da vicino questa coppa riesumata. Ecco: è un’urna. Per le ceneri della Valascia, I suppose, come si dice vicino al Gotthard. Allora cantiamo. Va bene.
Poi, toh, ma varda… Una coppa ossidata saltata fuori da qualche anfratto del ridotto alpino della Valascia. Non che abbondino le coppe, chissà perché questa è stata riposta per decenni nel sarcofago? Il Presidente la esibisce e la alza, a tutta pagina. Ma poi non si spiega nei servizi a reti unificate, forse perché non c’è spazio tra le varie ed eventuali, delocalizzazione, iocero, spiritoimmortale, eccetera, va bene, eccetera.
Ma poi io, che non sono mai veramente convinto di niente, la guardo da vicino questa coppa riesumata. Ecco: è un’urna. Per le ceneri della Valascia, I suppose, come si dice vicino al Gotthard. Allora cantiamo. Va bene.