Il possibile
arrivo di Mc Sorley a Lugano continua a far discutere.
La galeotta telefonata
tra il direttore sportivo Hnat Domenichelli e l’ex allenatore e General Manager
del Ginevra Servette, è venuta allo scoperto negli scorsi giorni e adesso, in
casa Lugano, non sarà facile gestire questa “bomba”.
Silvano Corti, ex
capitano del Lugano negli anni 70, commenta così il possibile arrivo di Mc
Sorley sulla panchina bianconera.
“A dire la verità
sono un po’ scettico, non tanto per la persona, che sarà sicuramente valida, ma
per il modo in cui è venuta fuori la notizia e quello che significa per la
squadra. Mi chiedo chi l'abbia messa in giro...".
Di Pelletier cosa pensa?
“Prima di tutto
devo dire che Serge lo conosco piuttosto bene: quando ero allenatore della
Sezione Giovanile lo andai a prendere all’aeroporto a Milano con il furgoncino
del club quando arrivò in Svizzera per la prima volta. Al ritorno andammo a casa mia per conoscerci e farci una bella
cenetta. È una gran persona e mi spiace vederlo in questa situazione”.
La squadra però
va piuttosto bene, vero?
“Assolutamente
sì. A parte quel filotto di sconfitte, dovute soprattutto al coronavirus,
credo che Pelletier stia facendo molto bene da quando è a Lugano. Anche se è normale
che gli allenatori siano appesi a un filo, io darei ancora delle chances a
Serge”.
Mc Sorley a
Ginevra ha fatto l’allenatore, direttore sportivo e dirigente. Come potrebbe
inserirsi a Lugano?
“Lui è uno che ha
grandi conoscenze, capace nel suo lavoro, nessuno lo mette in dubbio. Ma ho
paura che con la sua personalità piuttosto ingombrante, possa mettere a
soqquadro l’intero ambiente. E sarebbe veramente un peccato, visto che adesso a
Lugano mi sembra ci sia davvero un clima ideale in squadra”.
E dai tifosi come
verrà accolto?
“Non credo che
sia uno dei personaggi più simpatici alla tifoseria bianconera: sappiamo però
come vanno le cose nello sport e dopo le prime vittorie diventerebbe subito un
idolo”.