CALCIO
Cortelezzi, una testata da tre punti e tanta felicità
Il capitano numero 10 dei granata è stato l'uomo decisivo: bene anche l'uruguagio Padula in difesa
Pubblicato il 18.07.2022 09:09
di Enrico Lafranchi
Sergio Cortelezzi, ora con la maglia numero 10 in ChL, era andato a segno nell’ultima gara di Promotion contro lo Stade Nyonnais. In campionato ha segnato gol importanti, decisive le sue capocciate contro il Rapperswil-Jona e il Chiasso, così come la rete siglata contro lo Young Boys II. Il bomber sabato non è venuto meno alla sua fama di goleador mettendo la firma alla vittoria sui vodesi. E, guarda caso, ha segnato nuovamente di testa. Rinfrescatosi con una bottiglietta d’acqua, dopo essere stato sommerso dall’abbraccio dei compagni (anche di quelli che stavano in panchina), ha continuato a creare problemi a una difesa che è sempre andata per le spicce commettendo falli a catena (il solo Labeau ne avrà compiuti una mezza dozzina e Dabanli, l’autore del fallaccio su Pollero, neanche ravvisato dall’arbitro che ha anzi fatto continuare il gioco – costretto a lasciare il campo in inizio di ripresa – è stato ammonito da Gianforte soltanto al 72’).
Sergio, un gol da 3 punti e da 5 stellette…
(Ride) “Sono contentissimo, penso che tutto sommato abbiamo vinto meritatamente. Non abbiamo avuto molte occasioni da rete, per me è stata praticamente l’unica. Eravamo preparati mentalmente, non è stata la vittoria di uno, due, tre giocatori bensì di tutto il gruppo”.
Sei partito più arretrato del solito…
“Giusto, come secondo attaccante (fintanto che ha potuto giocare Pollero, ndr), ma questo non vuole dire niente. La partita doveva comunque andare così”.
È stata dura?
“Durissima è la parola giusta. Ce l’aspettavamo una partita così, ma non pensavamo di tenerla sempre in mano. Iniziare alla grande contro un avversario di spessore come il Losanna ci dà tanto morale. Saranno tutte battaglie!”.
Sul fronte difensivo gran bella prestazione dell’altro uruguagio Guillermo Padula-Lenna, da ultimo colonna portante della squadra renana di Hakan Yakin e Martin Andermatt. Ottima la scelta dell’ACB di accaparrarsi i servizi del 24enne in forza allo Sciaffusa, giocatore umile ma risoluto. Guillermo si è ambientato alla perfezione in una squadra in cui la disciplina tattica, ne fa stato la prima di campionato, è di primaria importanza.
Vi siete sobbarcati una gran mole di lavoro:
“Durante tutta la settimana abbiamo curato parecchio la parte difensiva, penso che ce la siamo cavata abbastanza bene. Dobbiamo migliorare ancora ma intanto siamo contenti di avere vinto”.
Una vittoria che non fa una grinza:
“Ci aiuterà senz’altro a prendere fiducia e a credere nei nostri mezzi”.
A Sciaffusa come è andata?
“Abbiamo disputato un campionato strepitoso (chiuso a parità di punti del Winterthur, promosso in SL, e dell’Aarau, ndr), merito del gran lavoro del mister. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta a salire, peccato (Guillermo non si scompone riguardo i suoi attuali sogni: giusto coltivarli ma non rivelarli…, ndr).
Sei venuto a Bellinzona con il numero 13, lo stesso che portavi sulla maglia giallonera:
““Sono felice che abbiamo cominciato con il piede…destro, il campionato è appena iniziato, dobbiamo continuare a lavorare e a giocare con questa mentalità”.