CALCIO
La pazza idea di Ronny Rodelin
Il gol del giocatore del Servette (contro il San Gallo) è da rivedere per l'eternità
Pubblicato il 19.07.2022 09:09
di Giorgio Genetelli
Il Rodelin che col freddo già ciondola pel campo,
in canicola passeggia maturando folli idee,
che solo lui sembra covare nello schiantarsi dell’été,
nel sempre e troppo immenso stadio di Ginevra. 
Fuor di metrica del tutto, nel passo e nel pensare
attende questo esordio rannicchiato sulla destra,
con la bianca tracciatura della linea a tenerlo
dentro al prato impedendo la sua fuga alla piscina. 
Per ventura in quell’abbrivio lui passeggia vago
nell’ettaro di terra ancora in ombra, buona sorte
affidatagli dal trainer, quel Geigèr a forma antica
che al Servette campeggia ormai da qualche lustro. 
Dalla Svizzera d’Oriente sono giunti quelli verdi
non da molto strapazzati dai ragazzi bianconeri
in un giorno maestoso e di Coppa illuminato
ma non domi e pronti assai al novissimo torneo. 
I granata di Rodelin sembran tutti rattrappiti
forse il caldo, forse altro che non brilla nelle gambe
e nelle menti non ancora preparate alla tenzone:
soffron molto in quei minuti, i primi dell’annata. 
Poi al Ronny, ch’è il bel nome del cicogna
francese del Servette, il Rodelin di cui si accenna,
si recapita un pallone traballante dentro l’afa:
si coordina nei piedi, quel che appoggia e quel che calcia.
 Il portierone inoperoso dei rivali è lì sui sedici
che sonnecchia con l’abbiocco dell’amaca
e quando parte l’ideona praticata del Rodelin
è ormai certo che la palla andrà lieta proprio là. 
A sfumare con dolcezza nella rete alle sue spalle
Cinquantacinque passi, la distanza volante dell’idea,
che dall’ombra oltrepassa un’immaginaria linea
per folgorarsi nella luce maturata in tre minuti. 
Il cicognosissimo Rodelin torna indietro stupefatto,
agitando la manina come a darsi un po’ del pazzo,
i compagni che lo ammucchiano come fosse una finale,
ed è invece solamente una vittoria senza scampo.
 
Ecco, scusate, ma il gol di Ronny Rodelin che ha dato la vittoria al Servette necessitava una cronaca omerica (con rispetto parlando). Da rivedere per sempre.