La squadra è con Serge Pelletier: questo è il responso
inequivocabile dopo la vittoria contro il Bienne, la sesta di fila. Una vittoria
costruita con una coesione di squadra che il tecnico elogia:
“Abbiamo dimostrato
di avere uno spirito di gruppo incredibile e il clima nello spogliatoio è
fantastico. Tutti giocano per il compagno come un vero gruppo deve fare.”
E tutti sembra giocano per Serge Pelletier...
“Questo lo dovete
chiedere ai giocatori. Io mi limito a dire che vedo una gruppo di giocatori
coeso e con grande spirito di sacrificio. Tutti lottano sul ghiaccio
sacrificandosi, lasciando in secondo piano l’ego personale.”
Serge Pelletier non vuole più sentir parlare di un suo
successore…
“Guardiamo il
presente e facciamo di tutto per continuare questa serie positiva posizionando il
Lugano più in alto possibile. Dedico questa striscia di vittorie ai nostri
tifosi che non ci possono seguire dalla Corner Arena. Pensiamo sempre a loro e
ci mancano moltissimo.”
Un Lugano cinico e molto compatto che segue alla lettera le
indicazioni del proprio allenatore.
“Devo ringraziare i
giocatori per come stanno giocando e in modo particolare per come si preparano
ogni giorno in allenamento. Ho un gruppo di grandi professionisti che stanno
dimostrando il loro valore. Chi criticava Mikkel Boedker ora deve ricredersi.
Lui ha sempre fatto il suo dovere e adesso che segna pure reti spettacolari
forse tutti capiranno il suo valore. Non ho avuto mai dubbi su di lui e l’ho sempre impiegato molto anche quando veniva criticato.”
Un Serge Pelletier che ha in mano perfettamente la
situazione del gruppo e con delle risposte importanti: come detto, il tecnico
canadese sembra assolutamente amato dai suoi giocatori. La squadra è granitica e
impenetrabile con un box play perfetto. Solidi difensivamente con una serenità
incredibile da parte di chi viene chiamato in pista, tutti giocano per lo stesso obiettivo: la
vittoria. E non si vincono sei partite di fila se non si ha un
identità di squadra.
Malgrado il nome di Cris Mc Sorley incomba sulla Corner Arena, il tecnico ha dimostrato di saper lavorare a fondo anche
psicologicamente, dimostrando di essere all’altezza
di guidare questo Lugano anche in futuro. Unico punto ancora da migliorare il power play. Lo
stesso allenatore lo ha ammesso ai più riprese in queste ultimi giorni.
Oltre alla risposta data dalla squadra, ci sono anche le statistiche a supportare il tecnico bianconero: bisogna infatti tornare indietro al 2017 per trovare sei vittorie consecutive. Allora sulla panchina sedeva Greg Ireland, che poi portò lontano il Lugano anche
nei play-off.
Se il buongiorno si vede dal mattino...