Mettiamoci
nei panni di Andrea Vitali. Ha fatto cose buone, anzi buonissime a Chiasso,
squadra imprevedibile per antonomasia da diversi anni ormai, legata agli umori
di chi la dirige. Non è però stato riconfermato in panchina se è vero che i
giocatori hanno iniziato ad allenarsi l’altro giorno senza di lui, addirittura
come riferito dal sito “Il mio Chiasso”, senza allenatore (la preparazione è
iniziata sotto la guida del preparatore fisico). Ma c’è di peggio. Nessuno ha
pensato bene di porgli anche quella che potrebbe sembrare la più banale delle
domande: come stai Andrea? “Non ho sentito nessuno del Chiasso, a parte i
giocatori” – ci dice il mister. La cosa più brutta è che nessuna ‘voce’
ufficiale della società si sia fatta viva. “Non ho parole” – commenta un ex
dirigente dei bei tempi. È anche vero
che Vitali, come gli stessi giocatori, già in primavera non ha potuto godere di
certezze riguardo il suo futuro (per essere più chiari già in gennaio si
respirava aria di insicurezza). Però prestazioni e risultati portavano a
restare ottimisti.
Mister,
un silenzio che non si può di certo definire d’oro per lei:
“Mi
aspettavo tutt’altro, onestamente detto. Però non posso fare altro che
accettare la situazione”.
Il suo
lavoro la induceva a restare ottimista:
“Beh,
guardando ai risultati ottenuti insieme ai ragazzi, sì”.
Ciò che
la disturba maggiormente?
“Non avere
ricevuto nessuna telefonata dalla società”.
Nemmeno
da Bignotti?
“Con
Bignotti ho un rapporto… Ci sentiamo ogni tanto ma al momento non è più quello
che sceglie (e decide, ndr)".
I
giocatori invece si sono ricordati di lei:
“Mi hanno
chiamato tutti, parlando delle loro vacanze (le ho fatte anch’io) e
naturalmente per sapere se rimanevo. Con i ragazzi c’è sempre stato un
bellissimo rapporto”.
Martedì la
squadra ha ripreso ma senza l’allenatore:
“Non posso
entrare nel merito di come sarà gestita la squadra, per quanto mi riguarda sono
molto amareggiato”.
Il lavoro
non sempre paga:
“Devo per
forza pensare alle buone cose che ho fatto e sperare che più avanti ci sarà la
possibilità di lavorare da qualche altra parte”.
In
Ticino?
“Spero in
Svizzera, seguirò le partite amichevoli. È chiaro che sono più conosciuto da
voi, in Italia ho lavorato soprattutto nei Settori giovanili”.
Potrebbe essere attirato anche dalla Svizzera interna?
“Perché no,
non escludo niente. Faccio l’allenatore, esaminerei qualsiasi proposta”.
Nonostante
la sua amarezza, le resta un buon ricordo del Chiasso?
“Ho vissuto
un’esperienza meravigliosa, ho potuto svolgere la mia attività in maniera molto
professionale e in mezzo a tanta bella e brava gente”.
Così va il
calcio. Aspettiamo il responso del campo di gioco prima di dire che il Chiasso
ha fatto un colossale autogol. Di sicuro Andrea Vitali si è rivelato un uomo
squadra, ha lasciato il segno a tutti coloro che hanno lavorato con lui. Come
pure ai tifosi che da anni non vedevano più la loro squadra vincere così tante
partite in un campionato.
Intanto nei prossimi giorni dovrebbe arrivare Roberto Cau, storico assistente allenatore che ha lavorato con Ninni Corda sia a Foggia che a Como. Per il nome del nuovo tecnico invece bisognerà aspettare ancora.
(Foto Putzu)