CALCIO
"L'arbitro ci ha chiesto scusa..."
Mauro Lustrinelli torna sul rigore con il Bellinzona, parla di VAR e elogia i granata
Pubblicato il 28.07.2022 08:24
di L.S.
È passata quasi una settimana dal pareggio contro il Bellinzona ma Mauro Lustrinelli non può evitare di tornare con la mente a quegli ultimi minuti della partita.
Il fallo di mano di Schmidt ha portato a un finale amaro, con il rigore fischiato dall’arbitro Drmic e trasformato freddamente da Cortelezzi.
Lustrinelli ci svela un retroscena di quell’episodio:
“A fine partita l’arbitro è venuto da noi e si è scusato”.
Si è reso conto di aver sbagliato?
“Evidentemente sì. Ha fischiato in maniera troppo veloce, forse istintiva. Ha ammesso che il regolamento sul fallo di mano è cambiato e che quello non era rigore”.
Oltretutto in Challenge League non esiste il VAR:
“Purtroppo è così. Il VAR contribuisce a ridurre l’errore e non averlo è decisamente strano. È come tornare indietro di qualche anno. Spero però che sul lungo termine favori e sfavori si equilibrino: di solito è così”.
Il Bellinzona però reclama per un fuorigioco fischiato che poteva anche non esserci. Avete rivisto l’azione?
“È difficile esserne certi, però anche senza tirare la famosa linea, è una situazione al limite. La sensazione effettivamente è che non fosse fuorigioco…”.
Arrabbiato, deluso o va bene così dopo questo pareggio?
“Sono ovviamente un po’ deluso, soprattutto per come abbiamo incassato il pareggio. Dall’altra parte sono contento per il gioco espresso dalla squadra, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo cercato di mettere grande pressione e credo che ci siamo riusciti: ora dobbiamo imparare a farlo per tutti i novanta minuti”.
Il Bellinzona nella ripresa è cresciuto:
“È vero, hanno approfittato un po’ del nostro calo, ma stiamo parlando di una squadra molto esperta, con tanti giocatori di qualità. Noi siamo giovani e dobbiamo ancora crescere sotto tanti aspetti”.
Il tempo ce l’avete: hai firmato tre anni di contratto…
“Sì, è così. Vogliamo fare un lavoro a lungo termine e l’obiettivo è di salire in Super League in tre anni. Se ce la faremo prima, tanto meglio. Intanto stiamo cercando di strutturare al meglio il club, a tutti i livelli. Vogliamo essere pronti nel caso di una promozione”.
Nessun rimpianto per aver lasciato la Nazionale Under 21?
“Assolutamente no. Sono felicissimo della scelta fatta. Dalle 8 del mattino alle 5 di sera sono al campo, mi piace lavorare su un progetto per il quale posso costruire dalle fondamenta. È molto stimolante”.
Queste prime due giornate fanno capire che sarà un campionato molto equilibrato:
“In effetti è questa la sensazione. Sarà un campionato molto interessante, dove tutte le squadre posso vincere. Con il fatto che le prime due salgono e la terza disputa lo spareggio, ci sarà grande lotta fino alla fine”.
Thun e Bellinzona che ruoli avranno?
“Come detto noi siamo giovani, ma il nostro mercato non è ancora finito. Adesso abbiamo preso Bares, ex Losanna, e faremo ancora qualche colpo. Non abbiamo l’assillo di salire ma vogliamo fare una bella stagione. Il Bellinzona è una squadra solida, che concede poco, con elementi smaliziati. Come noi hanno una rosa un po’ corta ma sono sicuro che anche loro faranno qualche altro acquisto…”.