Lo Stade
Losanna nella passata stagione ha tradito le aspettative dei suoi dirigenti. La
squadra ha fallito la promozione, a pagarne le conseguenze è stato Meho Kodro:
esonerato! Il tecnico bosniaco, nazionale jugoslavo ed ex Barcellona, aveva
conosciuto l’onta del licenziamento già a Ginevra nella stagione 2017-18: 23a
giornata, Vaduz-Servette 2-1, la panchina passa a Bojan Dimic. Altra operazione
fallimentare, di nuovo solo terzo posto finale. La promozione per i granata
ginevrini arriverà l’anno dopo (2019) con Alain Geiger. Su quanto sia difficile
la vita degli allenatori ne sa qualcosa anche Stefano Maccoppi, costretto a cercarsi
addirittura una panchina in Bulgaria dove era stato chiamato per una ‘missione
impossibile’: salvare dalla retrocessione la formazione del Tsrasko Selo di
Sofia che militava in serie A. Il tecnico di Milano avrebbe sicuramente
preferito di nuovo il Ticino (ultima stazione: Chiasso) ma si sa come vanno le
cose: la ‘minestra riscaldata’ non piace più di tanto, anche perché queste
mosse spesso non si rivelano azzeccate. Fatto sta che al via della nuova
stagione nessuno si è fatto avanti. “Mi piacerebbe molto tornare a cavalcare la
scena elvetica” – ci aveva dichiarato a giugno. Guarda caso, Maccoppi ha
allenato per un po’ anche lo Stade Losanna. Una ghiotta occasione per fargli presentare
una partita che, come è stato detto da più parti, si presenta difficilissima
per la truppa di David Sesa.
Stefano,
che Stade vedremo al Comunale?
“Quest’anno
la squadra ha cambiato molto dopo i due anni trascorsi sotto la guida di Kodro.
Oltre al cambio del condottiero ci sono state delle scelte a livello di rosa
che comunque mi sembra bene attrezzata per la Challenge League (la squadra
l’anno scorso è andata alla deriva nelle ultime dieci giornate perdendo ben 7
partite, ndr)”.
Conosci
il nuovo allenatore Braizat?
“Molto bene
sin dai tempi in cui era al Servette: prima come giocatore, poi da allenatore
del Settore giovanile. Quell’anno ho lavorato anche con un certo… Raphaël Wicky
(ora sulla panca dell’YB, ndr). Con loro ci confrontavamo continuamente, sono
ragazzi intelligenti e molto bene preparati. Andavo a vedere le loro squadre,
mi divertivo sempre. All’amico Anthony auguro un campionato ricco di
soddisfazioni, se lo merita!”.
Con Kodro
è stato diverso:
“La società
in questi due anni aveva puntato molto in alto mettendo a disposizione del
mister bosniaco una squadra forte per mirare alla promozione in Super League.
Evidentemente per motivi vari non sono riusciti a realizzare il sogno del loro
presidente. Da qui la decisione di affidare la squadra a Braizat”.
Da ex non
hai tentato di riavvicinarti allo Slo?
“Sento
spesso il DS Yagan Hiracht, ma sai come sono io… Non abbiamo mai parlato di una
mia eventuale ricandidatura. Mi sarebbe piaciuto, i tempi sono duri per tanti
di noi…”.
Con il
Chiasso non hai più avuto contatti?
“Non ho mai
parlato di un mio ritorno neanche con Nicola (Bignotti, ndr). Ci telefoniamo per avere pareri
su questo e quel giocatore, ma niente di più”.
Possibile
che non ti abbia più cercato nessuno?
“A dire il
vero ho ricevuto qualche offerta dall’Italia ma al momento è tutto fermo
(Stefano, come sappiamo, è maggiormente attratto dal nostro panorama
calcistico, ndr). Sono un allenatore cui
piace tanto stare in campo e confrontarmi con lo staff, i dirigenti e i giocatori.
Amo moltissimo il calcio, so di potere dare ancora tanto. Spero, prima o poi,
in una chiamata… dalla Svizzera!”.
Torniamo
alla partita di oggi: come la vedi?
“Quelle
d’inizio campionato sono sempre partite particolari. Le squadre non sono ancora
completate, dipende molto anche dal loro livello di preparazione. Sarà in ogni
caso una bella sfida, sperando che il caldo non la faccia da padrone”.
Del
Bellinzona, che finora a punti non è secondo a nessuno, che idea ti sei fatto?
“È molto
bene attrezzato. Sia con il Losanna che con il Thun ha sfoderato le unghie, con
David lo vedo come un possibile protagonista di questa Challenge League”.
(Foto Gabriele Putzu)