CALCIO
"Lo Stade è tosto, ma il Bellinzona sarà protagonista"
Stefano Maccoppi aveva allenato nel 2020 i losannesi che oggi giocano al Comunale
Pubblicato il 30.07.2022 09:33
di Enrico Lafranchi
Lo Stade Losanna nella passata stagione ha tradito le aspettative dei suoi dirigenti. La squadra ha fallito la promozione, a pagarne le conseguenze è stato Meho Kodro: esonerato! Il tecnico bosniaco, nazionale jugoslavo ed ex Barcellona, aveva conosciuto l’onta del licenziamento già a Ginevra nella stagione 2017-18: 23a giornata, Vaduz-Servette 2-1, la panchina passa a Bojan Dimic. Altra operazione fallimentare, di nuovo solo terzo posto finale. La promozione per i granata ginevrini arriverà l’anno dopo (2019) con Alain Geiger. Su quanto sia difficile la vita degli allenatori ne sa qualcosa anche Stefano Maccoppi, costretto a cercarsi addirittura una panchina in Bulgaria dove era stato chiamato per una ‘missione impossibile’: salvare dalla retrocessione la formazione del Tsrasko Selo di Sofia che militava in serie A. Il tecnico di Milano avrebbe sicuramente preferito di nuovo il Ticino (ultima stazione: Chiasso) ma si sa come vanno le cose: la ‘minestra riscaldata’ non piace più di tanto, anche perché queste mosse spesso non si rivelano azzeccate. Fatto sta che al via della nuova stagione nessuno si è fatto avanti. “Mi piacerebbe molto tornare a cavalcare la scena elvetica” – ci aveva dichiarato a giugno. Guarda caso, Maccoppi ha allenato per un po’ anche lo Stade Losanna. Una ghiotta occasione per fargli presentare una partita che, come è stato detto da più parti, si presenta difficilissima per la truppa di David Sesa.
Stefano, che Stade vedremo al Comunale?
“Quest’anno la squadra ha cambiato molto dopo i due anni trascorsi sotto la guida di Kodro. Oltre al cambio del condottiero ci sono state delle scelte a livello di rosa che comunque mi sembra bene attrezzata per la Challenge League (la squadra l’anno scorso è andata alla deriva nelle ultime dieci giornate perdendo ben 7 partite, ndr)”.
Conosci il nuovo allenatore Braizat?
“Molto bene sin dai tempi in cui era al Servette: prima come giocatore, poi da allenatore del Settore giovanile. Quell’anno ho lavorato anche con un certo… Raphaël Wicky (ora sulla panca dell’YB, ndr). Con loro ci confrontavamo continuamente, sono ragazzi intelligenti e molto bene preparati. Andavo a vedere le loro squadre, mi divertivo sempre. All’amico Anthony auguro un campionato ricco di soddisfazioni, se lo merita!”.
Con Kodro è stato diverso:
“La società in questi due anni aveva puntato molto in alto mettendo a disposizione del mister bosniaco una squadra forte per mirare alla promozione in Super League. Evidentemente per motivi vari non sono riusciti a realizzare il sogno del loro presidente. Da qui la decisione di affidare la squadra a Braizat”.
Da ex non hai tentato di riavvicinarti allo Slo?
“Sento spesso il DS Yagan Hiracht, ma sai come sono io… Non abbiamo mai parlato di una mia eventuale ricandidatura. Mi sarebbe piaciuto, i tempi sono duri per tanti di noi…”.
Con il Chiasso non hai più avuto contatti?
“Non ho mai parlato di un mio ritorno neanche con Nicola (Bignotti, ndr). Ci telefoniamo per avere pareri su questo e quel giocatore, ma niente di più”.
Possibile che non ti abbia più cercato nessuno?
“A dire il vero ho ricevuto qualche offerta dall’Italia ma al momento è tutto fermo (Stefano, come sappiamo, è maggiormente attratto dal nostro panorama calcistico, ndr).  Sono un allenatore cui piace tanto stare in campo e confrontarmi con lo staff, i dirigenti e i giocatori. Amo moltissimo il calcio, so di potere dare ancora tanto. Spero, prima o poi, in una chiamata… dalla Svizzera!”.
Torniamo alla partita di oggi: come la vedi?
“Quelle d’inizio campionato sono sempre partite particolari. Le squadre non sono ancora completate, dipende molto anche dal loro livello di preparazione. Sarà in ogni caso una bella sfida, sperando che il caldo non la faccia da padrone”.
Del Bellinzona, che finora a punti non è secondo a nessuno, che idea ti sei fatto?
“È molto bene attrezzato. Sia con il Losanna che con il Thun ha sfoderato le unghie, con David lo vedo come un possibile protagonista di questa Challenge League”.
(Foto Gabriele Putzu)