CALCIO
Lugano, serve un risultato positivo
Classifica, rosa corta e tanti impegni: non è un momento facile per la squadra del Crus
Pubblicato il 30.07.2022 09:28
di Silvano Pulga
Il Mattia Croci-Torti apparso nella tradizionale conferenza stampa del venerdì è un uomo che appare più che consapevole. Del momento difficile della squadra, che sta pagando la preparazione con qualche infortunio non preventivato; di una rosa corta, che verrà probabilmente puntellata da qua alla fine di agosto, ma secondo le logiche del mercato; del fatto che le prime due uscite sono andate male dal punto di vista del risultato, ma sono state caratterizzate da prestazioni tutto sommato discrete (meglio Zurigo che in casa con il Sion). Però, appunto, mancano i punti, e anche i punticini, che avrebbero consentito, oggi, di poter dare una narrazione diversa da quella che, invece, vede i ticinesi al palo, lanterna rossa con 0 punti, unica squadra che non ha ancora mosso la classifica. 
Il momento è complesso, la stagione non aspetta. Domani pomeriggio c'è la trasferta a Winterthur, in quella Schützenwiese che è uno degli stadi più caldi della Super League, e dove i Leoni vogliono costruire la loro permanenza nella massima serie, consci del fatto che, in trasferta, sono destinati a raccogliere pochi punti. Il Crus lo sa, e in sede di presentazione non si è certo nascosto, così come ha lasciato un po' inquieti tutti la lettura della lista degli indisponibili, ai quali si sono aggiunti Amoura e Babic. Il primo, che a Zurigo si era ben disimpegnato, è in particolare una perdita grave, in una gara dove, probabilmente, la propensione degli zurighesi a cercare di fare la partita avrebbe lasciato degli spazi. Il problema, tuttavia, in queste prime uscite è stato anche (e soprattutto) la difesa, che ha incassato 5 gol, da palle ferme  (col Sion) e per errori nel piazzamento (a Zurigo). Il tecnico ha detto che Arigoni, seppur non in perfette condizioni, sarà in campo dall'inizio: con Daprelà ancora fermo per squalifica, servono esperienza e piedi buoni, per evitare di commettere ancora errori pesanti. Non è un caso che l'allenatore abbia sottolineato il fatto che, in settimana, si sia lavorato duramente sotto questo punto di vista. Consapevolezza dei limiti, e voglia di lavorare per crescere. Il gruppo è da plasmare, far crescere, come le piantine nell'orto di casa: il primo piantato dal Crus, dopo aver sempre aiutato gli altri prima, e aver preso in mano un terreno già seminato da altri nella stagione passata. Piantine giovani, da proteggere magari con la rete antigrandine, in questa estate calda ma dispettosa, visti i temporali violenti di questi giorni.  
Il Crus è consapevole che l'Europa, per ora, è sullo sfondo. La rosa è corta ma, come detto in sede di conferenza stampa prestagione, si parlerà di Conference League solo se arriverà la qualificazione alla fase a gironi, obiettivo difficile vista la concorrenza. Per ora, si attende a Cornaredo l'arrivo degli israeliani del Beer-Sheva, già incontrati nel 2017 in Europa League. Una squadra più debole di quella che aveva incontrato e battuto l'Inter, e forse anche di quella che aveva incrociato i sottocenerini alcune stagioni fa, ma temibilissima e, soprattutto, forte del ritorno in casa in uno stadio che sarà caldo, in tutti i sensi. Ma, appunto, c'è piena consapevolezza del momento: si proverà a fare la partita, in Ticino, a mettere le basi per tentare poi l'impresa in Medio Oriente, ma senza particolari pressioni. Insomma, nulla a che vedere con la primavera dello scorso anno, alla vigilia delle sfide di Coppa svizzera con Lucerna prima, e San Gallo poi. 
In definitiva, la stagione è appena iniziata, e tutti gli obiettivi sono ancora sul tavolo. Il tempo resta il miglior alleato del tecnico di Vacallo e della società; però, servirà muovere la classifica in qualche modo, domani pomeriggio. Lo abbiamo già scritto: le pacche sulle spalle aiutano, e perdere giocando bene è meglio che farlo giocando male. Ma, ancora meglio, è vincere anche senza convincere. Tutti sono consapevoli che il momento è quello che è, gli infortuni, la rosa corta, il mercato che ha davanti ancora un mese; però, venire a casa da oltre Gottardo senza punti sarebbe una picconata al morale del gruppo, alla vigilia di una partita, quella di giovedì sera, dove sarebbe importante fare bene. Al di là del giusto atteggiamento di non voler caricare troppo l'ambiente, pensando a una partita per volta. Consapevolezza, appunto, e protezione di un gruppo che sta germogliando. Ma che, come tutte le piantine, in caso di temporale troppo violento, rischia.