Ha giocato ben 30
partite con un bottino di 14 punti (1 gol e 13 assist). Un buon
bottino per un difensore, ma non per uno come Roman Loeffel, che è
abituato a bucare la rete con una certa regolarità con i suoi slap
forti e precisi.
Inoltre, solitamente, nelle situazioni di superiorità numerica negli scorsi anni trovava
spesso la via della rete. Ciò non capita questa stagione. Ancora
zero le reti in superiorità ma con ben sette assist. Ha un contratto
ancora valido per una stagione con scadenza nell'aprile del 2022.
Negli scorsi mesi ha
subito delle critiche da parte dei media e dei tifosi per questa sua
assenza sul tabellino dei marcatori. Ma lui ha sempre risposto
presente sul ghiaccio cercando di giocare per la squadra. Serge
Pelletier lo ha sempre impiegato e difeso.
Loeffel spiega che “l’hockey è uno
sport di squadra e non devi cercare la prestazione o il gol
personale. Così non vai da nessuna parte. Credo molto nel gioco di
squadra e se vinciamo è merito di tutti i giocatori che fanno
esattamente il lavoro voluto dall’allenatore. Serge è molto
attento su questo aspetto ed è per questo motivo che in parecchie
partite abbiamo subito pochi gol. La disciplina di squadra è
fondamentale per costruire una vittoria in partita. Perciò è vero
che ho segnato un solo gol ma è anche vero che il mio gioco si basa
di più sulla fase difensiva, mentre purtroppo nelle superiorità
numeriche fatichiamo tutti a livello di squadra. Questo aspetto è da
migliorare malgrado le sei vittoria di fila”.
Sul banco degli
imputati anche Mikkel Boedker, criticato da mesi, che però sembra
sulla strada giusta in questo ultimo mese…
“Mikkel è un
grande giocatore. All’inizio doveva ambientarsi ed ha avuto qualche
difficoltà. Sono contento per lui perché ora fa cose straordinarie
sia in allenamento che sul ghiaccio. Ultimamente gli riescono anche
in partita come contro il Bienne. È un leader sul ghiaccio e negli spogliatoi. Prodigo di
consigli ai compagni, lui è uno straniero top. Sa gestire momenti
delicati di partita e guidare la squadra con temperamento ed
esperienza”.
Un giudizio su
Schlegel, liquidato un anno fa a Berna…
“Un portiere forte
e molto bravo. Gioca con sicurezza e fa delle cose straordinarie. Non
ha subito reti per cinque partite in questo campionato e contro il
Bienne potevano essere sei, se Brunner non lo avesse battuto a poco
più di 1 minuto dalla fine. Davvero peccato. Avrebbe meritato un
ulteriore shoutout personale.”
La scorsa settimana è uscito il nome di Cris Mc Sorley, una tua vecchia conoscenza…
“Non vorrei
parlare di questa situazione, noi abbiamo il nostro allenatore ed è
Serge Pelletier... Comunque Mc Sorley è stato un grande allenatore a
Ginevra. Lui mi aveva preso dal Friborgo che era proprio allenato da
Pelletier in quel periodo. Mi ha sempre dato fiducia a Ginevra e ho
solo ricordi positivi di lui. Ma ripeto ora siamo
con Serge Pelletier e giochiamo anche per lui. E’ il nostro
condottiero e tutti noi lo seguiamo in ogni allenamento, in ogni
partita e penso lo si veda sul ghiaccio... Prepara molto bene gli
incontri e ci spiega tutto sui giocatori avversari. Conosce tutto di
tutti. E’ un grande professionista".
Sei vittorie di
fila, non accadeva da quattro anni. Ora avete la trasferta
nell’Emmenthal con una squadra insidiosa, che in casa diventa una
tigre...
“Vero. A Langnau
per noi non è mai facile giocare. Loro si esaltano quando ci
affrontano e danno sempre il massimo. Non è perché
abbiamo vinto sei partite che ora dobbiamo smettere di giocare.
Vogliamo la settima vittoria e salire sempre più in alto”.
Pensi si possano
giocare i play-off a conclusione di questa regular season?
“Non lo so e
nessuno lo può sapere. Giochiamo fintanto che ci lasceranno e
speriamo di andare fino in fondo. Ma l’incognita esiste, inutile
nasconderlo.”