Della Conference League, sinora, si era parlato quasi sottovoce.
Nella conferenza stampa d'inizio stagione, e in tutti gli altri appuntamenti,
l'argomento Europa veniva sfiorato, quasi non interessasse l'ambiente e la
società. Non proprio un disturbo, ma neppure qualcosa d'importante. Ieri
pomeriggio, invece, nella conferenza stampa ufficiale pre partita. è emerso di
prepotenza tutto quanto, sinora, era rimasto sottotraccia. E, a questo punto,
va detto un bravo al Crus il quale, ancora una volta, ha saputo tutelare le sue
piantine dell'orto seminato da poco. Una cosa per volta: prima il campionato, i
punti da iniziare a mettere in cascina per muovere la classifica, e poi la
Competizione europea. Alla quale Croci Torti e i suoi ragazzi tengono, eccome.
Ma doveva passare il messaggio che ci si deve preoccupare di una gara per
volta. E, quindi, aspettare il momento giusto, che è arrivato. Finalmente,
diciamo noi: perché le partite internazionali hanno un fascino irresistibile,
anche per chi, come noi, non scende in campo, ma le deve solo vedere dalla
tribuna, per poi commentarle.
Era un po' in imbarazzo il tecnico di Vacallo, nelle pastoie di
una conferenza stampa più ingessata del solito. Per lui, sanguigno e istintivo,
è stata un po' una sofferenza dover scandire piano le parole, a uso e consumo
dell'interprete. Più a suo agio capitan Sabbatini il quale, tutto sommato, su
quella sedia si era già seduto, in occasione delle passate apparizioni della
squadra ticinese in Europa League. Certo, non sarà facile questa sera. Però,
rinfranca il fatto di poter giocare a Cornaredo, davanti a tribune (le curve
saranno chiuse, in ossequio alle norme UEFA) gremite. L'avversario è di quelli
tosti: se è vero che non è più, tecnicamente, la squadra che andò al Meazza a
battere l'Inter, per poi ripetersi sul proprio terreno alcune settimane dopo,
si tratta comunque di un collettivo che fa dell'intensità la sua arma migliore.
Considerato inoltre che, a differenza delle squadre svizzere incontrate sinora,
quella israeliana non sentirà sicuramente i disagi delle temperature, il piatto
è servito. Tra l'altro, va tenuto conto che ci sarà il ritorno, la settimana
prossima, in Medio Oriente, dove farà caldo in tutti i sensi.
Il Crus, come suo solito, ha studiato gli avversari, fin nei
minimi particolari: abbiamo trovato il suo like alla pagina Facebook della
squadra israeliana, dove sarà andato a vedersi qualche fotografia dello stadio
e della tifoseria biancorossa, forse per rinfrescarsi la memoria (c'era anche
lui, nel 2017, come secondo di Pier Tami) o, più probabilmente, per trovare
qualche elemento utile a preparare la sfida. Di sicuro, è emerso dalle sue
parole che si aspetta un avversario arrembante, soprattutto nei primi minuti.
Però, le contromisure ci sono: i recuperi di Babic e, soprattutto, di Amoura
sono un'ottima notizia, soprattutto se, come si prevede, gli israeliani
attaccheranno tenendo il baricentro alto, e concedendo spazi alle ripartenze
dei sottocenerini.
Lugano sfavorito? Secondo le agenzie di scommesse, come faceva
notare ieri in conferenza stampa il collerga Patrick Della Valle, no. Non che
sia un elemento dirimente: però, gli algoritmi hanno regole misteriose, che
nulla hanno a che vedere, per esempio, con la scaramanzia. Quindi, prendiamo
atto. Tutti ricordiamo l'esordio europeo contro i biancorossi, con Pierluigi
Tami in panchina, i primi 10 minuti infernali. Però abbiamo altrettanto in
mente il prosieguo dell'incontro e, soprattutto, la gara di Lucerna, che i
bianconeri vinsero con una rete di Junior. E, ieri, è emersa proprio la voglia
della compagine ticinese di giocarsi la partita, di provare a scrivere una
pagina di storia del club. C'è la consapevolezza, visto anche il sorteggio, di
poter provare a raggiungere la fase a gironi della competizione: certo, la cosa
complicherebbe non poco l'autunno dei bianconeri. Ma è quel tipo di problemi
che tutti vorrebbero avere, in fondo.