CALCIO
C'è voglia di scrivere una pagina di storia
I bianconeri affrontano questa sera a Cornaredo il Beer-Sheva nell'andata di Conference League
Pubblicato il 04.08.2022 08:24
di Silvano Pulga
Della Conference League, sinora, si era parlato quasi sottovoce. Nella conferenza stampa d'inizio stagione, e in tutti gli altri appuntamenti, l'argomento Europa veniva sfiorato, quasi non interessasse l'ambiente e la società. Non proprio un disturbo, ma neppure qualcosa d'importante. Ieri pomeriggio, invece, nella conferenza stampa ufficiale pre partita. è emerso di prepotenza tutto quanto, sinora, era rimasto sottotraccia. E, a questo punto, va detto un bravo al Crus il quale, ancora una volta, ha saputo tutelare le sue piantine dell'orto seminato da poco. Una cosa per volta: prima il campionato, i punti da iniziare a mettere in cascina per muovere la classifica, e poi la Competizione europea. Alla quale Croci Torti e i suoi ragazzi tengono, eccome. Ma doveva passare il messaggio che ci si deve preoccupare di una gara per volta. E, quindi, aspettare il momento giusto, che è arrivato. Finalmente, diciamo noi: perché le partite internazionali hanno un fascino irresistibile, anche per chi, come noi, non scende in campo, ma le deve solo vedere dalla tribuna, per poi commentarle. 
Era un po' in imbarazzo il tecnico di Vacallo, nelle pastoie di una conferenza stampa più ingessata del solito. Per lui, sanguigno e istintivo, è stata un po' una sofferenza dover scandire piano le parole, a uso e consumo dell'interprete. Più a suo agio capitan Sabbatini il quale, tutto sommato, su quella sedia si era già seduto, in occasione delle passate apparizioni della squadra ticinese in Europa League. Certo, non sarà facile questa sera. Però, rinfranca il fatto di poter giocare a Cornaredo, davanti a tribune (le curve saranno chiuse, in ossequio alle norme UEFA) gremite. L'avversario è di quelli tosti: se è vero che non è più, tecnicamente, la squadra che andò al Meazza a battere l'Inter, per poi ripetersi sul proprio terreno alcune settimane dopo, si tratta comunque di un collettivo che fa dell'intensità la sua arma migliore. Considerato inoltre che, a differenza delle squadre svizzere incontrate sinora, quella israeliana non sentirà sicuramente i disagi delle temperature, il piatto è servito. Tra l'altro, va tenuto conto che ci sarà il ritorno, la settimana prossima, in Medio Oriente, dove farà caldo in tutti i sensi. 
Il Crus, come suo solito, ha studiato gli avversari, fin nei minimi particolari: abbiamo trovato il suo like alla pagina Facebook della squadra israeliana, dove sarà andato a vedersi qualche fotografia dello stadio e della tifoseria biancorossa, forse per rinfrescarsi la memoria (c'era anche lui, nel 2017, come secondo di Pier Tami) o, più probabilmente, per trovare qualche elemento utile a preparare la sfida. Di sicuro, è emerso dalle sue parole che si aspetta un avversario arrembante, soprattutto nei primi minuti. Però, le contromisure ci sono: i recuperi di Babic e, soprattutto, di Amoura sono un'ottima notizia, soprattutto se, come si prevede, gli israeliani attaccheranno tenendo il baricentro alto, e concedendo spazi alle ripartenze dei sottocenerini.  
Lugano sfavorito? Secondo le agenzie di scommesse, come faceva notare ieri in conferenza stampa il collerga Patrick Della Valle, no. Non che sia un elemento dirimente: però, gli algoritmi hanno regole misteriose, che nulla hanno a che vedere, per esempio, con la scaramanzia. Quindi, prendiamo atto. Tutti ricordiamo l'esordio europeo contro i biancorossi, con Pierluigi Tami in panchina, i primi 10 minuti infernali. Però abbiamo altrettanto in mente il prosieguo dell'incontro e, soprattutto, la gara di Lucerna, che i bianconeri vinsero con una rete di Junior. E, ieri, è emersa proprio la voglia della compagine ticinese di giocarsi la partita, di provare a scrivere una pagina di storia del club. C'è la consapevolezza, visto anche il sorteggio, di poter provare a raggiungere la fase a gironi della competizione: certo, la cosa complicherebbe non poco l'autunno dei bianconeri. Ma è quel tipo di problemi che tutti vorrebbero avere, in fondo.