CALCIO
Una sconfitta e tanti rimpianti
Bianconeri battuti (0-2) in casa: l'Europa si allontana - Sbaglia anche l'arbitro Fabbri
Pubblicato il 04.08.2022 20:19
di L.S.
Solo un filo sottilissimo mantiene il Lugano legato all’Europa: la sconfitta di questa sera a Cornaredo (0-2) contro il Beer-Sheva rende quasi impossibile la partita di ritorno tra una settimana in Israele.
Peccato, perché gli israeliani, seppur quadrati ed esperti, non sono sembrati imbattibili.
Certo, stiamo parlando di una squadra interessante, eppure la sensazione è che questo Lugano avrebbe anche potuto fare qualcosa di più.
Purtroppo anche stasera è mancato qualcosa: le solite amnesie difensive e la riconosciuta inconcludenza offensiva stanno letteralmente penalizzando una squadra che avrebbe avuto bisogno di un paio di acquisti dal mercato.
Da settimane si va dicendo che la rosa è corta e che soprattutto al centro della difesa (dove Mai non ha ancora convinto) e a centrocampo, ci sarebbe tanto bisogno di rafforzarsi.
Mattia Croci-Torti sta facendo di necessità virtù, tenendo anche in considerazione il fatto che alcuni giocatori non sono ancora al massimo della forma e al netto delle assenze.
Stasera però non è tutto da buttare: soprattutto nel secondo tempo il Lugano è stato capace di mettere in difficoltà gli israeliani.
Purtroppo la serata no di un Celar nella sua peggior versione ha reso tutto più difficile: non è bastata la vena di un Bottani che soprattutto nel primo tempo ha fatto spesso la differenza.
Bene anche Mahou, che duetta bene con lo stesso Bottani, mentre Doumbia è cresciuto nel secondo tempo quando ha potuto lasciare il ruolo davanti alla difesa a Belhadj (che è entrato bene in partita).
Ci si aspettava decisamente di più da Amoura, che questa sera ha spesso sbagliato le scelte negli uno contro uno, mentre Arigoni nel ruolo di terzino destro non convince. Vedremo se è soltanto una questione di forma o se bisognerà trovargli un’altra collocazione difensiva. O magari pensare a una difesa a tre.
Ultima annotazione, ma non per questo meno importante, sull’arbitro italiano Fabbri, che alla fine del primo tempo non ha tirato fuori il secondo giallo al centrocampista Yosefi per un fallo da dietro su Arigoni. Un episodio che avrebbe potuto cambiare la gara.