CALCIO
"I giovani crescono meglio con tre giocatori esperti..."
L'Under 21 di Ludovico Moresi inizia oggi in trasferta: il mister risponde al collega Gatti
Pubblicato il 06.08.2022 08:32
di Enrico Lafranchi
I giovani che entrano a fare parte nella rosa della prima squadra hanno meno degli altri la possibilità di giocare nelle Under 21. L’anno scorso senza l’apporto di Nikolas Muci nell’ultima decisiva partita di campionato, la compagine di Ludovico Moresi non sarebbe riuscita a salvare il posto in Prima Lega. Guai se i nostri migliori giovani non avessero la possibilità di esprimersi a livelli superiori della PL! È un bene per loro e per la società stessa. Ma su certe sponde anziché fare giocare ragazzi di casa nostra o li si va a prendere oltre San Gottardo o addirittura fuori dai nostri confini. Facciamo questo discorso per arrivare alla Under 21 bianconera che quest’anno raggruppa i migliori giovani usciti dal vivaio (Team Ticino), ragazzi indubbiamente motivati, con tanta voglia di fare carriera. Il loro ‘difetto’, se così lo possiamo definire, è quello di farsi attenzionare dalla panchina della prima squadra. Succede che vengono utilizzati in modo sporadico, giocando per lo più scampoli di partita. Il guaio sta proprio qui! “Le nostre difficoltà – spiega Moresi – sono tipiche di una Under 21. I giocatori spesso fanno su e giù con la prima squadra. Un modo di agire controproducente? “È un classico, bisogna accettarlo. Un’Under funziona così: hai dei punti positivi ma anche negativi”. Non è il massimo: “Nessuna Under 21 riesce a lavorare in maniera ottimale a livelli di risultati”. Ne ha ben donde il tecnico luganese che non gioca sicuramente a nascondino. Già in giugno, dopo una stagione da incubo, aveva scoperto le carte: “La Promotion League è sicuramente un obiettivo che rientra nelle ambizioni della società. Naturalmente è da pianificare costruendo una Under forte”. Detto e fatto!
Da Team Ticino a Lugano II, che cosa cambia?
“La struttura cambia poco perché anche i giocatori del Bellinzona e del Chiasso possono essere tesserati per noi. Cambia solo il potere decisionale”.
Avete traslocato in una nuova sede:
“Ci alleniamo al Maglio di Canobbio dove giocheremo pure le partite di campionato”.
Soddisfatto?
“Sì perché l’anno scorso eravamo una squadra itinerante… Quest’anno possiamo usufruire di un Centro piccolo ma nostro a tutti gli effetti. Tra l’altro il Maglio è molto professionale, c’è tutto quello che ci serve”.
Veniamo alla squadra rinforzata da giocatori che per la categoria possono essere considerati ‘pezzi da novanta’: dico bene?
“Beh, ne sono pure andati via due di pezzi da novanta… Abbiamo sostituito Bolzoni e Cinquini con Basic e Maccoppi. Nulla di sensazionale!”.
La partenza di Cinquini è dovuta a ragioni ben precise?
“Con l’ex Chiasso sostanzialmente non è stato raggiunto un accordo. Si tratta comunque di una scelta societaria, in funzione anche del futuro. Basic da quello che sappiamo ha in prospettiva di diventare allenatore. Il discorso vale anche per Maccoppi. Sono giocatori che già si conoscevano, si trovano in fine di carriera che oggi puntano a sviluppare il loro discorso di allenatore”.
Avete sottratto Basic a un Bellinzona che forse, e senza forse, in Challenge League era ancora da considerare intoccabile: all’ombra dei tre castelli hanno storto il naso…
“Penso che sia stata una scelta personale del giocatore. Certo, Marko nonostante qualche acciacco è sicuramente sempre in ottima forma”.
Diverso il discorso per Andrea che in un Chiasso tira e molla era praticamente diventato una nota ‘stonata’:
“Dico semplicemente che Maccoppi è impressionante, anche da giocatore dimostra 7-8 anni in meno di quelli che ha. Può sicuramente giocare ancora in categorie superiori…”.
C’è magari il rischio che ve li porti via il Crus?
(Ridiamo) “Beh sono giocatori che hanno firmato per il Lugano. Nel caso di un’emergenza potrebbe anche succedere di vederli salire in prima squadra. Sono in ogni modo arrivati per fare crescere i giovani. E sono anche di grande aiuto per me!”.
Gatti, mister del Paradiso, ritiene assurdo fare giocare in una Under (poco importa se del Lugano o di un’altra società) ex giocatori di serie A e B: che cosa rispondi?
“Mah, Roberto lo ritroverò con piacere in partita… tra l’altro è stato mio allenatore proprio nella Under 21. Forse ha perso un po’ il contatto con la realtà formativa. È una direttiva ASF che i giovani crescono meglio con un paio di ‘over’, tanto vero che il Regolamento di fuoriquota ne concede tre. In Italia probabilmente lavorano in un altro modo, non sta a me dire se sia giusto o sbagliato. Io penso che è giustissimo così! Lo ribadisco sulla base della mia esperienza: i giovani con a fianco tre ‘adulti’, noi ne abbiamo solo due contrariamente ad altre Under, beneficiano di uno sviluppo ottimale nella loro formazione”.
In conclusione questo Lugano II ha l’aria di uno ‘squadrone’…
“Assolutamente no! Siamo una squadra normale, con tanti giovani e due giocatori di spessore che ci daranno indubbiamente una mano. Ma da qui a dire che siamo uno squadrone…”.
Davvero partite senza ambizioni di primeggiare?
“L’anno scorso avevamo iniziato da zero per poi rattoppare a gennaio. Quest’anno partiamo con una squadra competitiva in grado sicuramente di disputare un campionato di alta classifica. Sarà comunque difficile, tutte le Under all’inizio fanno fatica”.
L’aumento a 16 squadre porterà maggiore competitività?
“Rappresenta senz’altro qualcosa di più stimolante in quanto il campionato finiva un po’ presto e dovevamo riempirlo con l’aggiunta di gare amichevoli. Trenta partite secondo me calzano a pennello”.
Sono aumentati i derby, e tutti luganesi…
“Un derby è sempre bello… Prima di tutto perché non si effettuano lunghe trasferte, poi c’è sempre quel pizzico di adrenalina in più. L’adrenalina è una componente del calcio, quando la si trova è uno spunto di crescita anche per i ragazzi. È vero che sono tutti derby del Sottoceneri ma…”.
… In futuro potrebbe esserci anche quello con il Locarno!
“Prima o poi il Locarno deve tornare almeno in Prima Lega. Ci mancherebbe!”.
La Under 21 si è sottoposta a diversi test pre-campionato. Ha giocato due amichevoli con il Bellinzona, una con il Locarno, quella di spicco con il Monza (persa 4-0, “però abbiamo fatto 60 minuti ‘eccellenti’ sull’ 1-0”), ha vinto il Torneo di Taverne (“Ci siamo di nuovo misurati con le ‘bianche casacche’ contro cui abbiamo offerto veramente un’ottima prestazione”). Da ultimo, mercoledì, prova generale con la U21 del Winterthur (1-1) in vista della prima di campionato contro il Wettswil-Bonstetten (“Siamo molto carichi!”) squadra tosta contro la quale il Team Ticino U21 vinse la partita-salvezza della passata stagione.