I giovani
che entrano a fare parte nella rosa della prima squadra hanno meno degli altri
la possibilità di giocare nelle Under 21. L’anno scorso senza l’apporto di Nikolas Muci nell’ultima decisiva partita di campionato, la compagine di Ludovico Moresi
non sarebbe riuscita a salvare il posto in Prima Lega. Guai se i nostri migliori
giovani non avessero la possibilità di esprimersi a livelli superiori della PL!
È un bene per loro e per la società stessa. Ma su certe sponde anziché fare
giocare ragazzi di casa nostra o li si va a prendere oltre San Gottardo o
addirittura fuori dai nostri confini. Facciamo questo discorso per arrivare alla
Under 21 bianconera che quest’anno raggruppa i migliori giovani usciti dal
vivaio (Team Ticino), ragazzi indubbiamente motivati, con tanta voglia di fare
carriera. Il loro ‘difetto’, se così lo possiamo definire, è quello di farsi
attenzionare dalla panchina della prima squadra. Succede che vengono utilizzati
in modo sporadico, giocando per lo più scampoli di partita. Il guaio sta
proprio qui! “Le nostre difficoltà – spiega Moresi – sono tipiche di una Under
21. I giocatori spesso fanno su e giù con la prima squadra. Un modo di agire
controproducente? “È un classico, bisogna accettarlo. Un’Under funziona così:
hai dei punti positivi ma anche negativi”. Non è il massimo: “Nessuna Under 21
riesce a lavorare in maniera ottimale a livelli di risultati”. Ne ha ben donde
il tecnico luganese che non gioca sicuramente a nascondino. Già in giugno, dopo
una stagione da incubo, aveva scoperto le carte: “La Promotion League è
sicuramente un obiettivo che rientra nelle ambizioni della società.
Naturalmente è da pianificare costruendo una Under forte”. Detto e fatto!
Da Team
Ticino a Lugano II, che cosa cambia?
“La
struttura cambia poco perché anche i giocatori del Bellinzona e del Chiasso
possono essere tesserati per noi. Cambia solo il potere decisionale”.
Avete
traslocato in una nuova sede:
“Ci alleniamo al Maglio di Canobbio dove giocheremo pure le partite di campionato”.
“Ci alleniamo al Maglio di Canobbio dove giocheremo pure le partite di campionato”.
Soddisfatto?
“Sì perché
l’anno scorso eravamo una squadra itinerante… Quest’anno possiamo usufruire di
un Centro piccolo ma nostro a tutti gli effetti. Tra l’altro il Maglio è molto
professionale, c’è tutto quello che ci serve”.
Veniamo
alla squadra rinforzata da giocatori che per la categoria possono essere
considerati ‘pezzi da novanta’: dico bene?
“Beh, ne
sono pure andati via due di pezzi da novanta… Abbiamo sostituito Bolzoni e
Cinquini con Basic e Maccoppi. Nulla di sensazionale!”.
La
partenza di Cinquini è dovuta a ragioni ben precise?
“Con l’ex
Chiasso sostanzialmente non è stato raggiunto un accordo. Si tratta comunque di
una scelta societaria, in funzione anche del futuro. Basic da quello che
sappiamo ha in prospettiva di diventare allenatore. Il discorso vale anche per
Maccoppi. Sono giocatori che già si conoscevano, si trovano in fine di carriera
che oggi puntano a sviluppare il loro discorso di allenatore”.
Avete
sottratto Basic a un Bellinzona che forse, e senza forse, in Challenge League era
ancora da considerare intoccabile: all’ombra dei tre castelli hanno storto il
naso…
“Penso che
sia stata una scelta personale del giocatore. Certo, Marko nonostante qualche
acciacco è sicuramente sempre in ottima forma”.
Diverso
il discorso per Andrea che in un Chiasso tira e molla era praticamente
diventato una nota ‘stonata’:
“Dico
semplicemente che Maccoppi è impressionante, anche da giocatore dimostra 7-8
anni in meno di quelli che ha. Può sicuramente giocare ancora in categorie
superiori…”.
C’è magari
il rischio che ve li porti via il Crus?
(Ridiamo)
“Beh sono giocatori che hanno firmato per il Lugano. Nel caso di un’emergenza potrebbe
anche succedere di vederli salire in prima squadra. Sono in ogni modo arrivati
per fare crescere i giovani. E sono anche di grande aiuto per me!”.
Gatti,
mister del Paradiso, ritiene assurdo fare giocare in una Under (poco importa se
del Lugano o di un’altra società) ex giocatori di serie A e B: che cosa
rispondi?
“Mah, Roberto
lo ritroverò con piacere in partita… tra l’altro è stato mio allenatore proprio
nella Under 21. Forse ha perso un po’ il contatto con la realtà formativa. È
una direttiva ASF che i giovani crescono meglio con un paio di ‘over’, tanto
vero che il Regolamento di fuoriquota ne concede tre. In Italia probabilmente
lavorano in un altro modo, non sta a me dire se sia giusto o sbagliato. Io
penso che è giustissimo così! Lo ribadisco sulla base della mia esperienza: i giovani
con a fianco tre ‘adulti’, noi ne abbiamo solo due contrariamente ad altre
Under, beneficiano di uno sviluppo ottimale nella loro formazione”.
In
conclusione questo Lugano II ha l’aria di uno ‘squadrone’…
“Assolutamente
no! Siamo una squadra normale, con tanti giovani e due giocatori di spessore
che ci daranno indubbiamente una mano. Ma da qui a dire che siamo uno
squadrone…”.
Davvero partite
senza ambizioni di primeggiare?
“L’anno
scorso avevamo iniziato da zero per poi rattoppare a gennaio. Quest’anno
partiamo con una squadra competitiva in grado sicuramente di disputare un
campionato di alta classifica. Sarà comunque difficile, tutte le Under
all’inizio fanno fatica”.
L’aumento
a 16 squadre porterà maggiore competitività?
“Rappresenta
senz’altro qualcosa di più stimolante in quanto il campionato finiva un po’
presto e dovevamo riempirlo con l’aggiunta di gare amichevoli. Trenta partite
secondo me calzano a pennello”.
Sono
aumentati i derby, e tutti luganesi…
“Un derby è
sempre bello… Prima di tutto perché non si effettuano lunghe trasferte, poi c’è
sempre quel pizzico di adrenalina in più. L’adrenalina è una componente del
calcio, quando la si trova è uno spunto di crescita anche per i ragazzi. È vero
che sono tutti derby del Sottoceneri ma…”.
… In futuro potrebbe esserci anche quello con il Locarno!
“Prima o poi
il Locarno deve tornare almeno in Prima Lega. Ci mancherebbe!”.
La Under 21
si è sottoposta a diversi test pre-campionato. Ha giocato due amichevoli con il
Bellinzona, una con il Locarno, quella di spicco con il Monza (persa 4-0, “però
abbiamo fatto 60 minuti ‘eccellenti’ sull’ 1-0”), ha vinto il Torneo di Taverne
(“Ci siamo di nuovo misurati con le ‘bianche casacche’ contro cui abbiamo offerto
veramente un’ottima prestazione”). Da ultimo, mercoledì, prova generale con la
U21 del Winterthur (1-1) in vista della prima di campionato contro il
Wettswil-Bonstetten (“Siamo molto carichi!”) squadra tosta contro la quale il
Team Ticino U21 vinse la partita-salvezza della passata stagione.