Ai gol che
si sono fatti finora attendere Christian Souza domenica ha replicato con un assist
millimetrico sulla testolina di Rodrigo Pollero: 3-2! Il Bellinzona ha espugnato Vaduz,
nel Principato sono abbacchiati, hanno parlato di gol beffa contro l’andamento della
partita. I locali, sotto di due reti, hanno assaltato la porta di Kiassumbua appena
rientrati in campo. Sembrava un assalto a Fort Apache, la squadra di
Mangiarratti, che si era arrabattata per 45 minuti, faceva paura con il suo
attacco tuonante. Voleva vincere a tutti i costi visto che di fieno in cascina
ne aveva messo ben poco. Ma la difesa granata, andata in tilt per una ventina
di minuti, dopo avere subìto il 2-2 dell’ex rossoblù Merlin Hadzi è rimasta in
piedi e in quello che si prevedeva un finale di partita infernale la squadra,
anziché naufragare ha replicato coraggiosamente alle pericolose azioni dei
locali riuscendo addirittura a cogliere l’attimo fuggente nei minuti di
recupero.
Christian,
che partita è stata a Vaduz?
“Dura, intensa
e combattuta. Era difficile fare circolare la palla perché loro chiudevano bene
gli spazi. Noi però siamo stati molto propositivi (2 reti in 15 minuti, ndr).
Al
Rheinpark è spiccata la tua personalità:
“Sono in
forma, al 100 per cento per la squadra…”
Adesso
c’è l’Aarau:
“Dovremo
essere brillanti come a Vaduz, tutte le squadre viaggiano al massimo”.
Cosa c’è
di bello a Bellinzona?
“In questo
gruppo mi trovo benissimo, siamo reduci da una stagione ricca di soddisfazioni.
Mi piace anche la città, ma pure Porlezza è carina, ci abito…”.
Dove hai
giocato prima?
“In Uruguay,
Messico e Perù”.
Come sei
arrivato in Svizzera?
“Mi ha
voluto Pablo Bentancur”.
Bellinzona
è un traguardo o una tappa?
“È una
tappa, la squadra ha ambizioni di salire ancora più in alto”.
Anche tu?
Ridendo… “Spero
di sì”.