CALCIO
Lugano, peccato uscire così
I bianconeri mettono sotto il Beer-sheva, sbagliano un rigore e poi perdono
Pubblicato il 11.08.2022 19:38
di L.S.
Secondo pronostico, il Lugano esce dalla Conference League. Ma non è stato un Lugano rinunciatario: tutto il contrario.
I bianconeri, partiti dalla posizione di “outsider” e con molti assenti, hanno messo in campo grinta e leggerezza, determinanti contro un Beer-Sheva lontano parente di quella squadra solida ed esperta apprezzata una settimana or sono a Cornaredo.
E così ne è venuta fuori una partita bella, addirittura dominata dai ticinesi fino al gol degli israeliani.
Croci-Torti ha forse trovato l’equilibrio di centrocampo che cercava, con Doumbia (nella foto Putzu) davanti alla difesa e Sabbatini e Belhadj a fare la spola. Ne ha tratto giovamento anche la difesa, mai veramente sotto pressione, grazie anche alla copertura offerta dai compagni di centrocampo.
E così il primo tempo è stato tutto di marca ticinese: tante occasioni da gol e un rigore grande come una casa non fischiato su Belhadj dopo un’uscita kamikaze del portiere israeliano.
Niente VAR, niente rigore. Alla faccia di chi denigra la tecnologia.
Il rigore però arriva prima della pausa, per un fallo su Valenzuela.
Non ci sono Celar e Ziegler, i rigoristi designati, e sul dischetto ci va Sabbatini: il capitano tira forte, basso ma centrale. Il portiere respinge con i piedi. È l’episodio che forse avrebbe dato una svolta alla partita.
La sensazione che il Lugano abbia gettato al vento l’occasione della vita diventa certezza a inizio ripresa, quando Sabbatini si fa anticipare su corner e Saipi sulla linea di fondo non può intervenire. È il gol che in pratica chiude la qualificazione.
Da quel momento la partita perde di intensità, il Crus inizia a fare qualche cambio in vista della gara di domenica a Basilea e il Beer-Sheva raddoppia.
Altro rigore per il Lugano per fallo su Mahou e stavolta Doumbia non sbaglia. Ma ormai è tardi.
Un’autorete di Hajdari dà al punteggio un aspetto troppo severo.
Il Lugano avrebbe meritato di più, ma tra errori difensivi, gol sbagliati e amnesie arbitrali, alla fine il risultato non poteva che essere questo.
Ora testa al campionato, dove bisognerà tirar fuori l’attitudine dimostrata questa sera a Netanya.
A partire dalla partita di domenica a Basilea: c’è poco tempo per preparare la partita, ma con il giusto spirito nulla è impossibile.