CALCIO
Il calcio dà e il calcio toglie...
I bianconeri passano a Basilea: la squadra del Crus è cinica e un po' fortunata
Pubblicato il 15.08.2022 10:16
di Silvano Pulga
Dovesse capitarvi di chiedere a un allenatore o al capitano di una squadra se esistono le tabelle, vi sentirete sicuramente rispondere di no. In realtà ci fu una squadra che ammise di averle fatte, ed era l’Inter stagione 1970/71, dopo l’esonero di Heriberto Herrera e l’arrivo in panchina di Giovanni Invernizzi; portarono bene, tra l’altro, perché i nerazzurri vinsero il campionato, in rimonta sui cugini rossoneri. Anni dopo Sandrino Mazzola, in un’intervista che si trova ancora in rete, ammise di essersi fatto sentire con l’arbitro nell’intervallo di un Inter-Napoli decisivo, gesto vietatissimo. Fu un caso, ma nella ripresa le cose per i suoi andarono decisamente meglio. Certo, qualche tifoso azzurro coi capelli bianchi quella partita la ricorda con meno piacere: ma sono cose che succedono. E, ormai, quel calcio in bianco e nero è prescritto. 
Bianco e nero, come i colori della maglia del Lugano che, ieri, in quel di Basilea, ha compiuto una piccola impresa, andando a vincere contro i renani. Non sappiamo se Croci Torti o Sabbatini abbiano o meno fatto delle tabelle; però, pensiamo che, se avessero detto al Crus che si sarebbe trovato con 6 punti alla pausa di Coppa svizzera, dopo 5 partite, 3 delle quali fuori casa, l’avrebbe considerata un’opzione più che accettabile. 
La sfida di ieri al St Jacob-Park ve l’abbiamo già raccontata ieri sull’Eco; i renani, grazie anche alla rosa molto ampia, hanno risentito poco delle fatiche europee, anche se è loro mancato, nel momento decisivo della ripresa, quello strappo in termini di ritmi che avrebbe fatto la differenza, per superare la munita difesa ticinese. Certo, per togliere ai forti attaccanti rossoblù gli spazi per esprimersi al meglio, i bianconeri hanno dovuto, per forza di cose, tenere il baricentro basso, esponendosi ad altri tipi di rischi. 25 sono state infatti le conclusioni verso la porta sottocenerina da parte dei renani, solo 5 delle quali nello specchio della porta. Tuttavia, tra quelle fuori bersaglio, vanno messe le tre che si sono stampate sui legni della porta di Saipi, e altre sibilate a pochi centimetri dai legni medesimi, con il portiere fuori causa.  
Lo abbiamo scritto in altre occasioni: Celestini diceva che il calcio dà, e il calcio toglie. Nelle passate settimane, aveva sicuramente tolto qualcosa ai ragazzi di Croci Torti; e, ieri in riva al Reno, quel qualcosa è stato restituito. Ma attenzione, aggiungeva il tecnico romando: il calcio non regala. Si limita a restituire ciò che hai dato in termini di lavoro. E, come già visto in Israele, questo Lugano ha confermato di essere in crescita. Vero, Celar ha fatto vedere solo una girata nella prima frazione, e anche Bottani è cresciuto nella ripresa, quando i padroni di casa hanno allentato un attimo la presa, per rifiatare. Però, dietro, le letture delle trame offensive dei rossoblù (ancora a secco di vittorie in campionato: a lungo andare, potrebbe diventare un problema) è stata quasi sempre corretta. Mahou si sta rivelando un ottimo acquisto, Doumbia ha fatto tantissimo e ha avuto ancora, nel recupero, la forza d’impostare l’azione del primo gol, che è stato poi costruito da due nuovi entrati: Haile Selassie che ha fatto una bella sgroppata sulla fascia di destra e Babic, che si è fatto trovare a centro area all’appuntamento con la sfera. Difesa rossoblù rivedibile nell’occasione? Probabilmente sì. Però, la mela non cade mai lontano dall’albero, come dicevano i nostri vecchi. E, soprattutto, bisogna esserci, sotto l’albero, per raccoglierla e addentarla. E quello, signori, è un merito, e raramente una coincidenza. Soprattutto nel calcio: il quale, appunto, dà e toglie. 
In definitiva, un pizzico di fortuna è stato sicuramente fondamentale; ma non è stato solo quello. Tuttavia, queste vittorie sono importantissime. Danno punti ma, soprattutto, morale, per un gruppo in fase di rifondazione, e a caccia di certezze. La sensazione è che margini di miglioramento ci siano ancora, soprattutto se la società darà al Crus quel paio di rinforzi richiesti. Le piantine, insomma, stanno crescendo: e oggi, in tavola, con la grigliata, ci sarà un po’ d’insalatina dell’orto.