CALCIO
"Anche quest'anno puntiamo all'Europa"
Il capitano del Lugano Sabbatini non molla la presa: l'obiettivo resta ambizioso
Pubblicato il 16.08.2022 09:33
di Red.
Una vittoria che ci voleva e che tira su il morale, oltre che la classifica.
Da Basilea il Lugano è tornato con tre punti pesanti.
“Una vittoria bella che però dev’essere un punto di partenza”.
Jonathan Sabbatini, capitano del Lugano, non usa perifrasi per commentare la prima parte di stagione tra alti e bassi della sua squadra. Lo ha fatto con il Cdt.
E le sue sono state parole molto pesanti, da leader vero. Da chi non si accontenta.
“Non ho paura a dirlo, credo che questa squadra sia anche quest’anno da Europa”.
Sabbatini fa capire che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vedere una squadra che giri perfettamente, ma la strada è quella giusta. Il rodaggio di sta completando.
L’integrazione passa anche per la lingua, come capita nella vita di tutti i giorni. E allora anche nello spogliatoio del Lugano le cose sono cambiate.
“Lo scorso anno si parlava italiano, ora ci sono giocatori come Belhadj, Doumbia o Bislimi che non lo capiscono. Io parlo un po’ di inglese, ma non è facile comunicare. Ci vuole del tempo”.
Nessun dubbio sul valore dei singoli, che presto o tardi dimostreranno di che pasta sono fatti.
La partenza di alcuni big, come conferma il capitano, non è stata facile da smaltire.
“Basterebbe guardare cosa sta succedendo allo Zurigo, no”?
Giusto, giustissimo. Ci vuole tempo e pazienza.
Peccato per la Conference League, quello sì. Quel rigore sbagliato gli avrà rovinato qualche notte, ma il capitano è pronto a battagliare.
“Ogni anno è uno in meno per me e perciò voglio essere ambizioso. Spiace per la Conference, dove ci siamo presentati all’appuntamento con una squadra non ancora completamente amalgamata, ma vogliamo riprovarci l’anno prossimo. So che si parla di salvezza e di un buon cammino in Coppa, ma io sono ambizioso e voglio qualcosa di più”.
Magari tornare a festeggiare in piazza come lo scorso maggio? Chissa. Intanto domenica c’è proprio la Coppa e il capitano inizia a sentire l’odore della difesa del titolo.
(Foto Putzu)