HOCKEY
Lugano, qualcosa si inizia a vedere
La vittoria con i Rockets ha dato qualche indicazione positiva: parla Patry
Pubblicato il 18.08.2022 16:15
di Doriano Baserga
Dopo la sconfitta con il Rapperswil è arrivata anche la prima vittoria stagionale.
Certo, l'avversario erano i Rockets e il lavoro da fare è ancora tanto. Ma a Lugano ci sono i primi motivi per sorridere. 
Il futuro ci dirà qualcosa di più.
Privi di parecchi titolari (Carr-Alatalo-Guerra-Arcobello e con il portiere Mikko Kostinen in panchina) i bianconeri hanno dovuto impegnarsi a fondo per battere i Ticino Rockets apparsi molto più forti delle passate stagioni. La prova dei rivieraschi è stata notevole dal punto di vista dell’impegno e del gioco. Insomma, come aveva detto Reuille qualche giorno fa, ci sono le premesse per una buona stagione anche per i Rockets.
Davide Fadani, schierato proprio con i Rockets, ha fornito una prova di assoluto valore risultando il migliore in pista. L’altro portiere Thibault Fatton non ha potuto essere della partita per una contrattura. I
ll Lugano, privo di parecchi uomini chiave, ha comunque giocato una buona partita.
La formazione di McSorley è un cantiere aperto e il tecnico canadese avrà bisogno di questo mese che ci separa dall’inizio del campionato per registrare la squadra ed inserire i numerosi volti nuovi presenti nello spogliatoio bianconero. Occhi puntati sul n.60 Markus Granlund, che è parso ancora in ritardo di condizione ma che a tratti ha dimostrato tutta la sua classe con delle giocate spettacolari. Una volta riacquistata la miglior condizione sarà davvero interessante vederlo giocare.
Olivier Kaski ha fatto il suo compito senza strafare ma si vede che ha un potenziale enorme. Mirco Mueller è già apparso in forma dando subito sicurezza al suo reparto, dove Kalle Andersson ha confermato il suo valore. I due hanno giocato in coppia e visto le caratteristiche di entrambi l’esperimento ha funzionato. Bene anche il giovane Nicolò Ugazzi autore anche di un gol.
In attacco molto attivo Capitan Fazzini che ha ereditato la C dall’assente Arcobello.
Tra i nuovi è piaciuto particolarmente il n. 78, il 22.enne Stéphane Patry, proveniente da Ginevra, risultato molto attivo sia offensivamente che difensivamente:
“Conosco bene il gioco di Chris avendo giocato a Ginevra. Sono contento di poter avere le mie possibilità in queste amichevoli poiché voglio conquistarmi un posto da titolare a Lugano. Il club è molto professionale, tutto va alla perfezione in questi primi mesi. La città è fantastica e i ticinesi sono un po’ come i romandi. Ci assomigliamo. Sono sicuro che la mia scelta è quella giusta e non vedo l’ora che inizi il campionato.
Mi reputo un tipo di giocatore veloce e offensivo. Mi piace il gioco rapido e mi trovo bene con gli schemi di McSorley. Gioco ala ma all’occorrenza posso essere schierato anche come centro.
I giocatori arrivati sono molti, con stranieri di alto livello. Non sarà facile trovare un posto ma ci metterò tutto il mio impegno. Mc Sorley sa perfettamente come posso giocare e quale contributo posso dare ai compagni”.
A noi ha fatto una grossa impressione. Certamente sarà da rivedere contro avversari più agguerriti ma le premesse ci sono tutte: che il Lugano abbia trovato un nuovo Conne?
Per la cronaca il primo gol della stagione è stato segnato da Calvin Thurkauf, non uno qualsiasi, ma il giocatore che anche quest’anno è chiamato a fare la differenza dopo la brillante scorsa stagione e il mondiale con la maglia della Svizzera giocato da top player.
(Nella foto Zocchetti, Stéphane Patry quando vestiva la maglia del Ginevra, alle prese con il portiere dell'Ambrì Ciaccio)