CALCIO
"Lugano favoritissimo ma noi venderemo cara la pelle"
L'allenatore del Linth Borilovic, sulla panchina da soli tre giorni, era domenica a vedere Basilea-Lugano!
Pubblicato il 19.08.2022 10:42
di L.S.
Scherzo del destino o ironia della sorte, chiamatelo come volete.
Domenica Danjel Borilovic era ad assistere alla partita Basilea-Lugano in compagnia del suo amico e manager Gianluca Di Domenico (nella foto).
Due giorni dopo gli arriva una telefonata: è il Linth04 che lo cerca.
Gli dicono che il loro allenatore ha lasciato la guida della squadra e gli chiedono la disponibilità.
Per Danjel è già tutto chiaro: l’occasione è ghiotta e non può farsela scappare.
Il Linth04, squadra del canton Glarona, disputa il campionato di Prima Lega, assieme a Lugano II, Paradiso e Taverne.
Ma soprattutto, il Linth tra due giorni affronterà proprio il Lugano in Coppa Svizzera.
Signor Borilovic, sono i casi della vita, vero?
“Assolutamente. Quando sono andato a vedere la partita del Lugano domenica non avevo nessuna idea che sarei potuto diventare allenatore del Linth e affrontare i bianconeri qualche giorno dopo. Martedì mattina mi hanno chiamato prima il direttore sportivo e poi il presidente. Alla sera ero già al campo ad allenare la mia nuova squadra”.
Già direttore tecnico del Winterthur e assistente di Smiljanic allo Sciaffusa, Borilovic sa che quest’avventura con il Linth può essere importante per la sua carriera.
“Ho 38 anni ma non sono così giovane. Ci sono allenatori che a quest’età allenano ad altissimi livelli. L’obiettivo? È quello di arrivare tra le prime tre-quattro del campionato e magari disputare le finali. Il Linth è partito con due sconfitte ma la squadra è buona e io ho la fortuna di conoscere 6-7 giocatori della rosa”.
Iniziare con una partita di Coppa Svizzera contro il Lugano, campione in carica, non è male, no?
“È molto stimolante, anche perché non siamo certo noi i favoriti. Sono loro che devono vincere: sono i campioni e giocano in Super League. Sulla carta non c’è storia ma noi venderemo cara la pelle. D’altronde il Linth nelle ultime edizioni della Coppa ha eliminato Wil e Sciaffusa e ha portato il San Gallo fino ai calci di rigore”.
Cosa le è sembrato il Lugano domenica a Basilea?
“Ha forse avuto un pizzico di fortuna, ma nella vita la fortuna va cercata. Alla fine ha sfruttato bene le sue occasioni, con grande cinismo. Il calcio è anche questo”.
Come si può rendere la vita difficile ai bianconeri?
“Hanno dei giocatori eccezionali: se pensiamo a Bottani che gioca in nazionale, Saipi con l’Under 21 o Ziegler che vanta un passato glorioso a livello internazionale. L’unica via d’uscita è quella di concedere loro poco spazio. Faremo ovviamente una partita difensiva, sapendo di non poter sbagliare nulla. L’obiettivo è quello di tenere lo zero a zero il più a lungo possibile, ma è chiaro che scendiamo in campo per vincere. Anche contro una grande squadrda come il Lugano”.
A proposito di Lugano, Lei conosce bene Saipi, vero?
“Sì, l’ho avuto al Winterthur qualche anno fa. Si vedeva che aveva delle qualità anche se all’epoca pochi credevano in lui. Il trasferimento a Sciaffusa gli ha fatto molto bene e sono convinto che Lugano non sarà la sua ultima tappa. È un portiere che può giocare ad altissimi livelli. Certo, deve ancora lavorare tanto, ma ha delle qualità impressionanti”.
Il campo piccolo e l’ambiente caldo possono essere vostri alleati?
“Beh, speriamo di sì. Giochiamo sul nostro campo e avremo il sostegno di tanta gente. Non conosco ancora bene il paese ma mi hanno detto che potrebbero arrivare circa tremila persone. Sarà comunque una giornata di festa”.
E ironia della sorte, mercoledì sarete in Ticino per affrontare in campionato il Lugano Under 21.
“Sì, è davvero incredibile. Purtroppo per noi giocare tre partite in due giorni, oltretutto contro squadre del genere, sarà molto difficile. Anche perché giovedì mattina i nostri giocatori andranno a lavorare. So che il Lugano Under 21 è molto forte quest’anno, ha giocatori di grande talento. Sarà sicuramente una trasferta ostica. Ma è tutta la Prima Lega a essere complicata ma nel contempo stimolante. Squadre come il Paradiso, che lo scorso anno ha sfiorato la promozione, o il Grasshopper U21 sono squadre fortissime”.
(Nella foto, Danjel Borilovic a destra, con il manager Gianluca Di Domenico)