Afferma
il Direttore, perentorio e con voce stentorea, che le vacanze, per
gli altri, non esistono, specie per un pennivendolo e pure perenne
apprendista. Uno spunto è sempre possibile. Non ci si può fermare:
mai. Bisogna sempre: dimostrare.
Si
parte dalla verde Irpinia, provincia di Avellino, una zona situata
sull'Appennino campano. Il viaggio è verso il Mar Tirreno: dove,
racconta la leggenda, sbarcò Enea in fuga da Troia. La meta è il
Cilento, in provincia di Salerno, una località posta tra il Golfo di
Salerno e il Golfo di Policastro.
Si
viaggia per strade trafficate, si vuole raggiungere un posto isolato.
E si arriva. Paesaggio mozzafiato: collina e mare. Il silenzio
dell'umano, le parole sono della natura. Pendii dolci e verdi,
distesa sul mare. Lo sguardo è posto verso l'orizzonte, oltre si può
andare con l'immaginazione, ma poco importa, quello che si vede
incita a rimanere immobili e riporta ad ancestrali equilibri.
Il
frastuono della modernità è lontano, diventa un residuo che
svanisce, un orpello senza valore.
Rumore
e velocità paiono retaggi, pastoie destituite, costruzioni senza
fondamenta.
Ecco
il silenzio, ecco la lentezza. Percepirsi piccoli e sentirsi speciali
davanti a uno spettacolo che non è semplicemente estetico. Esserci
nel tempo: significa fermarsi, interrompere la corsa della
quotidianità.
Pollica
è il borgo che domina, placidamente e senza prevaricare, su in
collina, Acciaroli e Pioppi sono le spiagge.
Il
dilemma è quello se continuare a rimirare dall'alto o scendere verso
il mare.
Suona
il ritmo della vita che riconcilia, trasmette la sensazione che non
si deve procedere sempre spediti. Il cammino può anche essere
rallentato, si può incedere moderando il passo.
Non
c'è il pensiero opprimente, ma la riflessione pacata. E il sollievo
che la solitudine pacificata è creatrice di dimensioni inaspettate.
Ma
poi, inesorabile, arriva l'ora del rientro, il piccolo paese irpino
aspetta: è il richiamo delle origini. La colonna sonora è disordinata e
melanconica: si passa da “Maledetta primavera” di Loretta Goggi a
“Bandiera bianca” di Franco Battiato.
E
infine, sarà di nuovo Canton Ticino, destinazione Paradiso.
Ticino:
terra anch'essa ospitale e magnanima.