CALCIO
Lugano, la mentalità è quella giusta
Croci-Torti non ha rischiato nulla e in Coppa ha messo la squadra migliore
Pubblicato il 22.08.2022 10:35
di Silvano Pulga
In Coppa svizzera, dunque, per il Lugano, tutto sotto controllo. Sarebbe però sbagliato darlo per scontato: le difficoltà alle quali è andato incontro il Sion sono lì da vedere, senza voler scomodare la storia della manifestazione che, come sappiamo, è densa di sgambetti subiti dalle squadre titolate. Croci Torti è stato di parola, rispetto a quanto dichiarato alla vigilia; tuttavia, l'aspetto positivo è stato quello di un messaggio passato dal tecnico alla squadra. Certo, la partita non è stata scintillante, e ha dimostrato che ci sono ancora margini di miglioramento (Celar non riesce ancora a trovare la via della rete, per dire, nonostante questa volta sia stato fermato anche dalla cattiva sorte, vista l'asta colpita al 68'). Tuttavia, l'avere schierato la miglior squadra possibile è già stato un segnale chiaro. E la concentrazione di tutti, che si è affievolita solo nel finale, con il solito gol incassato su palla ferma, ha dato la sensazione che sia stato recepito nel miglior modo possibile.
Della squadra è piaciuta l'insistenza con la quale si è andati a cercare reti ulteriori nella ripresa, dopo aver chiuso in vantaggio la prima frazione. Chi è subentrato (uno su tutti Haile Selassie) ha cercato in tutti i modi di fare bene, e si sono visti progressi sul piano dell'intesa, in una gara che ha visto i bianconeri mantenere l'iniziativa per tutta la durata dell'incontro. E le parole di Croci Torti, a fine partita, hanno espresso la giusta soddisfazione, andando proprio a sottolineare proprio il fatto che la squadra è scesa in campo con la giusta mentalità. Certo, il terreno non perfetto non ha aiutato in alcuni casi la precisione dei passaggi, ma l'approccio è stato giusto. I bianconeri hanno avuto la testa sulla Coppa: ora si può, serenamente, pensare al San Gallo e all'impegno in campionato della prossima settimana.  
Chissà che proprio con i sangallesi Celar riesca a sbloccarsi. L'attaccante sloveno, uno dei protagonisti nella stagione passata, quest'anno sembra essere un po' in difficoltà. Un rigore sbagliato contro il Sion, la rapidità che manca, con gli avversari che arrivano troppo spesso in anticipo, l'attaccante cresciuto nella Primavera della Roma sta attraversando un momento difficile. Domenica, in Coppa, vuoi anche per la minore consistenza dell'avversario, si è visto qualche timido segnale di crescita. Tuttavia, anche per un pizzico di cattiva sorte, come scrivevamo più sopra, il successo personale non è arrivato. Forse il giocatore è stato disturbato nella preparazione da qualche prospettiva di mercato: probabilmente, ci si aspettava qualche offerta importante, che avrebbe potuto convincere la dirigenza a intavolare un discorso. Ciò non è accaduto, e forse la cosa ha disturbato un po' l'attaccante. Poco male: la chiusura della sessione estiva di mercato potrà essere un toccasana, e mettere il centravanti nella condizione di dare il meglio di sé nelle prossime settimane. Quello che è certo è che il Lugano ha bisogno dei suoi gol: e la speranza è che la prestazione di ieri sia un passo avanti verso il ritorno dell'attaccante ai livelli ai quali ci ha abituati nel passato recente. Per il resto, la compagine del Cantone Glarona non poteva certamente mettere alla frusta la retroguardia ticinese, che ha fatto bene a parte il calo di concentrazione finale, che ha consentito al Linth di trovare il gol della bandiera. Bene Belhaj, che ha dimostrato di assumersi anche la responsabilità di cercare il gol in prima persona, come fatto (con successo) a Basilea. 
In conclusione, il percorso di crescita continua: a metà settembre, in Coppa, i bianconeri sono attesi a Berna dal Breitenrain, una formazione ben conosciuta in Ticino, visto che lo scorso anno è stata protagonista di un lungo duello con il Bellinzona, in Promotion League, durato sino a fine campionato. Non sarà semplicissimo: si giocherà su un campo stretto, e su superficie sintetica. Tuttavia, se la mentalità sarà quella fatta vedere ieri, ci sono i prodromi per fare bene: non è un mistero che, in Coppa, si punti ad andare il più lontano possibile. E, per quanto si è visto, la squadra, nei fatti, è conseguente a quanto dichiarato a inizio stagione. 
(Nella foto Zocchetti, il tecnico del Lugano e Allan Arigoni, autore delle prime due reti bianconere)