CALCIO
Sesa/Bentancur e le parole di Croci-Torti...
Livio Bordoli è tornato ad analizzare i temi caldi di questi giorni
Pubblicato il 23.08.2022 08:01
di Red.
Sesa e Bellinzona: una storia che fa ancora discutere. Ora la separazione è ufficiale.
Nella capitale arriverà presto un nuovo allenatore e poi si volterà pagina.
E a Lugano cosa succede? Si muoverà ancora qualcosa prima della fine del mercato?
Perché Croci-Torti ha detto determinate cose negli scorsi giorni?
Intanto le due squadre, assieme all’Arbedo Castione, hanno superato il turno di Coppa Svizzera.
Abbiamo toccato questi temi anche con Livio Bordoli, intervenuto anche ieri nella nostra immancabile “Una chiacchierata con..” del lunedì mattina sulla pagina facebook di ecodellosport.
“Per quanto riguarda il Bellinzona, sappiamo che l’allenatore presto o tardi viene confrontato con certi problemi. Bentancur è uno che difficilmente cambia idea e se non si riesce a trovare un’intesa si rischia di litigare. D’altra parte chi viene a Bellinzona sa dove va, conosce la situazione e spesso non ha altre alternative”.
Sulle ingerenze da parte della dirigenza, Bordoli, che ha lavorato con Bentancur a Lugano nell’anno della promozione, la pensa così.
“L’allenatore sa che deve valorizzare i giocatori che poi Bentancur vorrà vendere. È anche il ruolo che un tecnico deve saper fare a Bellinzona. Perciò è normale ascoltare quello che ha da dire la società in merito alla rosa e all’impiego di taluni elementi”.
Sponda Lugano: i bianconeri hanno passato facilmente il turno, ma a sorprendere è stato forse il fatto che Croci-Torti abbia schierato l’undici titolare per battere il Linth04.
“Per me la cosa è molto semplice: se ha messo i titolari in campo è perché non ha sufficienti garanzie dalle “riserve”. Il Linth era facile da battere, forse lo si sarebbe potuto fare anche con chi solitamente gioca meno. Ma si vede che non voleva rischiare niente e così facendo ha dimostrato di non fidarsi (ancora) di tutti gli elementi che ha in rosa”.
Bordoli è però stato colpito da alcune parole dette dal Crus: “Finché sarò qui io…”.
“Sì, sono parole che mi hanno colpito e che non mi aspettavo. Non so esattamente cosa volesse dire, forse non è contento al cento per cento della situazione o semplicemente si aspetta un segnale da parte della società per il suo rinnovo. Come ho già detto in passato, l’allungamento del contratto sarebbe un atto dovuto”.