CALCIO
"Con Sesa non è successo nulla di inammissibile"
Gabriele Gilardi, amministratore unico del Bellinzona, torna sulle dimissioni del tecnico
Pubblicato il 23.08.2022 19:55
di L.S.
Oggi è ancora il giorno delle parole, delle spiegazioni.
Da domani a Bellinzona si torna in silenzio stampa. C’è da preparare la partita, importantissima, di sabato al Comunale contro la lanterna rossa Neuchâtel Xamax.
Dopo la scoppola contro l’Aarau e il passaggio in Coppa, i granata vogliono assolutamente tornare alla vittoria. Tre punti per restare in alto, per continuare a respirare l’aria della vetta.
Gabriele Gilardi, amministratore unico del Bellinzona, è l’uomo deputato a chiudere, almeno per ora, la vicenda Sesa.
Si parte dalle dimissioni data dal tecnico mercoledì scorso, dopo l’amichevole contro l’Under 21 del Lugano.
“È ovviamente qualcosa che non ci aspettavamo. Noi non abbiamo mai avuto l’intenzione di allontanare l’allenatore e invece al termine della partita mi ha comunicato personalmente che non sarebbe più tornato. È successo tutto velocemente, subito dopo il triplice fischio finale dell’arbitro”.
Lui ha spiegato di aver dato le dimissioni perché sono successe cose “inammissibili”:
“La nostra risposta è molto semplice: secondo noi non è successo nulla di inammissibile. Come in ogni famiglia ogni tanto volano i piatti, ci possono essere delle frizioni, ma alla fine tutto si può risolvere. All’interno dello staff c’era, e c’è tutt’ora, grande armonia. Certo, ci sono dei confronti franchi e schietti, tutto nell’interesse del club e della squadra, per cercare di preparare sempre al meglio ogni partita”.
Lunedì mattina Sesa ha inviato le dimissioni ufficiali e il pomeriggio ha firmato per il Rapperswil. Qualcosa che ovviamente non è piaciuto al club, spinto a credere nella premeditazione di queste dimissioni. Il club, almeno per ora, non vuole commentare la mossa dell’ex tecnico e nemmeno le voci di una causa nei confronti di Sesa.
“Ci riserviamo di valutare l’evolversi della sua rescissione. Non è ancora stato deciso nulla”.
Intanto c’è chi fa notare che in poco più di un anno sono stati cambiati quattro allenatori.
“Sono cose che possono succedere, questa è anche la conseguenza della professionalizzazione dello staff. Da quando sono amministratore unico, nessuno ha mai sollevato delle lamentele nei confronti di colleghi. Come ho detto, ci possono essere delle normali frizioni di lavoro ma che alla fine si sono sempre risolte per il bene del club”.
I tifosi potrebbero essere un po’ sconcertati: che messaggio volete mandare alla vostra tifoseria?
“Tutti sanno quanto siano importanti i tifosi per noi: sappiamo che se vogliamo ottenere certi risultati sarà importante averli al nostro fianco. Detto questo, lo scorso anno malgrado i tre cambi di allenatore, siamo andati in Challenge League, ottenendo la licenza. Cosa non proprio scontata come abbiamo visto. Ribadisco che la società non aveva nessuna intenzione di cambiare allenatore e che grazia alla rosa che è stata allestita, dopo cinque partite abbiamo sette punti in classifica. Dovessimo vincere con lo Xamax, saremmo lì a ridosso delle prime, nelle zone spareggio. Direi che per una neopromossa è una buona partenza”.
L’obiettivo resta quello della promozione?
“L’obiettivo è quello di lottare per la Super League: vogliamo tener viva fino alla fine questa possibilità ed è per questo che stiamo rinforzando ulteriormente la squadra”.
È vero che dopo l’arrivo di Kasongo dal Tolosa, potrebbe esserci un’altra bomba di mercato…?
“Di mercato non parlo, mi spiace…”.