CALCIO
Mangiarratti scrive la storia del Vaduz
La squadra del Liechtenstein si è qualificata per i gironi di Conference League: ecco le sue parole
Pubblicato il 26.08.2022 09:34
di L.S.
Quasi difficile trovare le parole dopo un’impresa del genere.
L’unica che viene in mente anche ad Alessandro Mangiarratti è “incredibile”.
Sì, è incredibile quello che ha fatto il Vaduz, che dalla nostra Challenge League (oltretutto penultimo in questo momento) si è qualificato ai gironi di Conference League.
Un risultato straordinario, storico per la squadra del Liechtenstein., che non era mai arrivata fino a questo punto.
E l’impresa non è soltanto la vittoria di ieri sera a Vienna contro il Rapid: no, la vera impresa sono i tre turni superati contro squadre che sulla carta erano decisamente più forti. Prima gli sloveni del Koper, poi i turchi del Konyaspor e ieri gli austriaci.
La notte è stata breve per Mangiarratti, con le immagini della partita che gli frullavano ancora in testa.
“Ho dormito 4 ore, ma tutto sommato sto bene. È una stanchezza da prestazione, com’è normale che sia dopo una partita così intensa. Non abbiamo festeggiato troppo: un paio di birrette e poi a nanna. Domenica c’è già un’altra partita molto difficile a Losanna”.
Sono migliaia i messaggi che gli sono arrivati sul telefonino.
“Fanno tutti molto piacere. Ovviamente quello dei miei genitori è stato bellissimo, mentre quello più inaspettato è arrivato da Ferruccio Beti, con cui lavoravo anni fa al Sessa, ora Tresa. Ero a Bedigliora ed ero anche il responsabile del calcio dei bambini. Che tempi…”.
Altri tempi, una vita fa. Con questi risultati anche la carriera di Alessandro potrebbe avere sviluppi inaspettati.
“Non lo so e non ci penso. Io sono felicissimo di essere qui, non vorrei essere in un nessun altro posto. Il calcio va molto velocemente e perciò è meglio concentrarci sul presente. Meglio non fare voli pindarici e restare con i piedi ben piantati a terra”.
Il Vaduz però è sulla bocca di tutti.
“Spero si parli del Vaduz in maniera seria. La squadra è stata encomiabile, ha tirato fuori delle grandi prestazioni: sei partite, tre vittorie e tre pareggi. A dimostrazione che ce le siamo meritato. Il nostro non è stato soltanto un calcio difensivo: abbiamo mostrato di saper tenere testa a tutti anche in questo tipo di contesto. Sono veramente fiero di questi ragazzi”.
In campionato fate invece un po’ più fatica:
“Credo che sia normale, stiamo giocando ogni tre giorni. Dopo le gare di Coppa abbiamo soltanto tre giorni prima della gara di campionato. Oltretutto queste sfide a livello europeo ti danno delle grandi scariche di adrenaline che poi rischi di pagare in Challenge League, dove spesso giochi davanti a mille persone o poco più. Basta guardare quello che sta succedendo con lo Zurigo e il Basilea in Super League: anche loro, con tutti questi impegni, hanno faticato parecchio”.
A un allenatore interessa più il campo, però la società, con questa qualificazione, incasserà subito tre milioni di franchi.
“Sono felice per il club, credo che metterà a posto il budget almeno per le prossime due stagioni. Io mi tengo le emozioni delle partite e le prestazioni che ho visto sul campo”.