Renato Steffen.
Basterebbe il nome per capire la portata del colpo di mercato.
Il Lugano ha in mano il giocatore del Wolfsburg che vanta 25 partite nella nazionale elvetica.
La notizia che arriva dalla Germania è fragorosa e praticamente certa. Si attendono soltanto i comunicati da parte della due società.
Steffen arrivò in Germania a gennaio del 2018 dal Basilea per due milioni di franchi: con la maglia del Wolfsburg ha disputato 115 partite, con 16 gol e 11 assist.
Niko Kovac, tecnico croato del Wolfsburg, gli ha fatto capire a inizio stagione che non avrebbe più contato su di lui. Anche ieri, nella sconfitta contro il Lipsia, l’attaccante elvetico non è stato convocato.
Con un contratto in scadenza a giugno 2023 e con il Mondiale alle porte, Steffen ha capito che avrebbe dovuto cercarsi una squadra in cui giocare per avere una chance di venir convocato da Murat Yakin.
In Svizzera erano interessati a lui anche Sion e Basilea, ma alla fine il Lugano l’ha spuntata.
Questo cosa significa? Che i bianconeri, finora criticati per un mercato un po’ troppo “sperimentale”, quando considerano che il colpo è valido, lo mettono a segno. Senza se e senza ma. Con la regià di Chicago e l’operatività di chi lavora sul posto.
Adesso la strategia è chiara: giovani sì, per farli crescere e poi eventualmente rivenderli, ma anche giocatori esperti se possono dare qualcosa dal punto di vista tecnico e dell’immagine. Ricordiamo per esempio l’arrivo di Doumbia dallo Zurigo. O Ruegg, che l’anno scorso arrivò in prestito con diritto di riscatto dal Verona. Il Lugano decise poi di non acquistarlo.
Steffen è senza dubbio un giocatore che oltre a fare la differenza in campo, può essere importante anche per stimolare l’ambiente e far capire al calcio svizzero, ma non solo, quanto il progetto del Lugano sia solido e ambizioso.
C’è chi ovviamente obietterà che questi colpi si sarebbero potuti fare prima della Conference League, ma la dirigenza bianconera è sempre stata chiara: si effettueranno movimenti di mercato importanti quando sarà il momento giusto e quando ce ne sarà l’occasione.
Era facile immaginare che tutto ciò sarebbe successo negli ultimi giorni aperti ai trasferimenti.
Intanto radio-mercato fa sapere che ci sarebbero in ballo altri due colpi: un terzino e un attaccante. Anche qui, soprattutto per l’attaccante, il nome sarebbe di quelli importanti.
Certo che se dovessero perfezionare questi altri due colpi, allora la stagione del Lugano potrebbe assumere una connotazione diversa da quella pensata qualche settimana fa.
Stiamo a vedere, consci che questa società potrà stupire ancora. Ormai bisognerà abituarsi.
Il Lugano ha in mano il giocatore del Wolfsburg che vanta 25 partite nella nazionale elvetica.
La notizia che arriva dalla Germania è fragorosa e praticamente certa. Si attendono soltanto i comunicati da parte della due società.
Steffen arrivò in Germania a gennaio del 2018 dal Basilea per due milioni di franchi: con la maglia del Wolfsburg ha disputato 115 partite, con 16 gol e 11 assist.
Niko Kovac, tecnico croato del Wolfsburg, gli ha fatto capire a inizio stagione che non avrebbe più contato su di lui. Anche ieri, nella sconfitta contro il Lipsia, l’attaccante elvetico non è stato convocato.
Con un contratto in scadenza a giugno 2023 e con il Mondiale alle porte, Steffen ha capito che avrebbe dovuto cercarsi una squadra in cui giocare per avere una chance di venir convocato da Murat Yakin.
In Svizzera erano interessati a lui anche Sion e Basilea, ma alla fine il Lugano l’ha spuntata.
Questo cosa significa? Che i bianconeri, finora criticati per un mercato un po’ troppo “sperimentale”, quando considerano che il colpo è valido, lo mettono a segno. Senza se e senza ma. Con la regià di Chicago e l’operatività di chi lavora sul posto.
Adesso la strategia è chiara: giovani sì, per farli crescere e poi eventualmente rivenderli, ma anche giocatori esperti se possono dare qualcosa dal punto di vista tecnico e dell’immagine. Ricordiamo per esempio l’arrivo di Doumbia dallo Zurigo. O Ruegg, che l’anno scorso arrivò in prestito con diritto di riscatto dal Verona. Il Lugano decise poi di non acquistarlo.
Steffen è senza dubbio un giocatore che oltre a fare la differenza in campo, può essere importante anche per stimolare l’ambiente e far capire al calcio svizzero, ma non solo, quanto il progetto del Lugano sia solido e ambizioso.
C’è chi ovviamente obietterà che questi colpi si sarebbero potuti fare prima della Conference League, ma la dirigenza bianconera è sempre stata chiara: si effettueranno movimenti di mercato importanti quando sarà il momento giusto e quando ce ne sarà l’occasione.
Era facile immaginare che tutto ciò sarebbe successo negli ultimi giorni aperti ai trasferimenti.
Intanto radio-mercato fa sapere che ci sarebbero in ballo altri due colpi: un terzino e un attaccante. Anche qui, soprattutto per l’attaccante, il nome sarebbe di quelli importanti.
Certo che se dovessero perfezionare questi altri due colpi, allora la stagione del Lugano potrebbe assumere una connotazione diversa da quella pensata qualche settimana fa.
Stiamo a vedere, consci che questa società potrà stupire ancora. Ormai bisognerà abituarsi.