CALCIO
È mancata la concretezza di Basilea
Il Lugano col San Gallo avrebbe potuto pareggiare, ma ancora una volta ha sbagliato troppo
Pubblicato il 29.08.2022 10:44
di Silvano Pulga
Anche questa volta, come in altre occasioni, il calcio ha dato e ha tolto. Ha restituito, questa volta, qualcosa al San Gallo, che aveva lasciato troppo sul campo del Grasshoppers, qualche settimana fa, dopo una gara ben giocata, perlomeno nella prima parte, e poi risolta dagli zurighesi con pragmatismo e un pizzico di fortuna. Peter Zeidler, ieri, a fine partita, era soddisfatto: la squadra ha fatto bene, nonostante avesse iniziato con qualche problema di formazione. Certo, è calata come sempre nel finale: ma è un copione collaudato. E da lì, invece, il rammarico del Crus, che ha visto i suoi far meglio degli avversari, negli ultimi 20’, con la giusta determinazione, ma senza la concretezza che si era invece vista a Basilea, due settimane fa.
Ancora una volta, quindi, come già scritto ieri su questa testata, si deve incassare una sconfitta casalinga. Ancora una volta si deve prendere atto di alcuni errori dei singoli: sicuramente Sabbatini, in occasione del secondo gol, ha perso un duello sanguinoso in quella zona del campo. Però un tiro, rasoterra, sul primo palo, deve essere sempre del portiere, per dire. Andare al riposo sul pari avrebbe fatto la differenza? Chissà. Di sicuro, i bianconeri sono scesi in campo nel secondo tempo col piglio giusto; tuttavia, ancora una volta, hanno pagato carissimo un errore di Mahou, che ha costretto Valenzuela al fallo da rigore. Eppure, nonostante questo, i sottocenerini hanno avuto la forza di reagire, trovando il 2-3 con Babic, ben pescato da Arigoni (che sta crescendo, pian piano) e andando vicinissimi al pareggio, buttato via più per demeriti propri che per meriti degli avversari i quali, a fine gara, hanno abbassato il baricentro, facendo densità negli ultimi 16 metri, ma rischiando di capitolare in più occasioni. Tuttavia il calcio, ieri, aveva deciso di restituire qualcosa all’allenatore germanico degli ospiti. E, probabilmente, si è indispettito per quanto sprecato dai bianconeri. Perché, se è vero che, come da regia consolidata, il San Gallo ha fatto molto bene almeno sino a metà ripresa, è vero anche che il Lugano, nella prima frazione, aveva chiuso bene gli spazi, e si era anche regalato qualche ripartenza che avrebbe meritato migliore sorte, se solo fosse stata sfruttata in modo efficace. Da lì è nato il rammarico di mister Croci Torti, che si è assunto, come sempre, a fine partita, tutte le responsabilità della sconfitta. Però, è anche vero che certi svarioni sono stati frutto della disattenzione dei singoli, e non di scelte tattiche del tecnico: se ci saranno interventi da fare, bisognerà operare sulla concentrazione di alcuni elementi (citiamo Mahou e Belhadj perché coinvolti in due azioni decisive, ma sono in buona compagnia).
Il campionato, come già scritto, non aspetta: i bianconeri saranno attesi, nelle prossime settimane, da due trasferte difficili oltre Gottardo (Zurigo e Berna). Paradossalmente, vista la situazione statistica attuale, potrebbe essere anche un vantaggio, fermo restando che, anche ieri, il pubblico ha fatto il suo e sostenuto la squadra sino alla fine.
Insomma, non è un problema di ambiente: quello, resta favorevole, nonostante tutto. A questo punto, servirà lavorare, come ha detto il Crus a fine gara. Sperando che il calcio, che ieri gli ha tolto, restituisca quanto preso.
(Zan Celar, attorniato da avversari del San Gallo, nella foto Zocchetti)