CALCIO
"A Lugano per essere una figura di riferimento"
Le prime parole di Renato Steffen e il mercato che non chiude mai...
Pubblicato il 01.09.2022 08:23
di L.S.
È il colpo dell’estate, senza se e senza ma.
Renato Steffen a Lugano è quell’acquisto che i tifosi si aspettavano e forse sognavano.
Vanno bene, benissimo, gli acquisti di giovani talenti, che si spera un giorno possano dare qualcosa al club, sia sul campo che possibilmente con una futura rivendita.
Ma il calcio è anche adesso: c’è un campionato da onorare, una coppa da difendere, una classifica da tenere sempre sotto controllo.
L’arrivo di Steffen rimette il campanile al centro del villaggio. Il Lugano lavora in prospettiva, come è stata detto più volte, ma pensa anche al presente.
Certo, il terzino voluto da Croci-Torti non è arrivato: non è capitata l’occasione, almeno per ora. 
C’è ancora il mercato degli svincolati, altrimenti ci si penserà a gennaio (a novembre il campionato si fermerà comunque per due mesi per il mondiale). Così come per il 18.enne attaccante argentino Alejo Veliz, che ha fatto di tutto per venire in Europa, ma per ora resterà in Argentina. Anche per lui, l’assalto è soltanto rimandato a gennaio.
Tornando a Renato Steffen, il nazionale ha dimostrato in questi primi allenamenti di essere un giocatore venuto a Lugano per fare la differenza, dentro e fuori dal campo.
Ieri, nelle sue prime parole da bianconero (ha firmato fino al 2025) rilasciate al canale ufficiale del club, ha spiegato i motivi del suo arrivo in Ticino. Nonostante, ricordiamolo, squadre come Sion e Basilea era decisamente in pressing su di lui.
“Lugano per me è una nuova sfida, decisamente affascinante. Ho capito subito la portata del progetto e mi sono detto che ne valeva veramente la pena. Oltretutto la città è bella, c’è tanto sole, come nel mio carattere. Sono una persona solare, tutti mi hanno accolto bene e spero di ripagare tutta questa fiducia sul campo”.
Con lui il Lugano spera di aver trovato un leader.
“Anche se non sono più giovanissimo (compirà 31 anni a novembre, ndr), ho ancora tanta voglia di migliorare. Ho visto che in questa squadra ci sono tanti giovani: vorrei dar loro una mano a crescere, essere una figura di riferimento. Spero mi seguiranno, per riuscire tutti assieme a ottenere i risultati che la società si aspetta”.
Quattro anni a mezzo in Germania, al Wolfsburg, senza però mai perdere di vista il campionato svizzero.
“Ho sempre seguito la Super League, è un campionato molto bello e incerto. Ogni squadra può vincere contro chiunque. Quest’anno non credo che ci sia una vera favorita, spesso è lo spirito di gruppo a fare la differenza".