CALCIO
"Gli arbitri sono deboli, il Lugano invece è... ricco"
Antonio Caggiano, felice per la riduzione della squalifica di Kabamba, parla (anche) dei rivali bianconeri
Pubblicato il 08.09.2022 08:28
di Enrico Lafranchi
Antonio Caggiano canta vittoria. Le 4 giornate inflitte dall’arbitro nella partita di Eschen-Mauren a Noel Kabamba sono state drasticamente ridotte.
L’arbitro in discussione ha dunque sbagliato? Sembra di sì, perché la Commissione disciplinare della Prima Lega ha limitato la misura a una sola giornata (!) che Kabamba ha già scontato e quindi potrà essere allineato nella partita con il Tuggen.
Per il presidentissimo Antonio Caggiano si tratta di una bella rivincita: ha sempre sostenuto che Noel era entrato semplicemente in contatto con un giocatore dell’Eschen-Mauren che si è lasciato cadere quando nell’azione è intervenuto un suo compagno di squadra.
Caggiano aveva sostenuto che gli arbitri che dirigono le partite oltre San Gottardo sono spesso propensi a fischiare in favore delle “loro” squadre danneggiando di conseguenza le nostre. Nel caso specifico il vulcanico presidente ritiene    che l’arbitro abbia avuto le traveggole: “Quattro domeniche a un giocatore che non ha mai subìto in carriera una sola espulsione – incalza – erano un’assurdità. Ce ne poteva stare al massimo una. Mi fa piacere che a Berna si siano chinati sul problema ‘radiografando’ a 360 gradi quanto accaduto”.
Ora Caggiano gradirebbe conoscere, sulla base di questo drastico “sconto” da supermarket, il motivo che ha indotto la Commissione, cui il club aveva sottoposto il filmato, a  soppesare la decisione del direttore di gioco riducendo drasticamente la squalifica. Si chiede inoltre se l’arbitro sarà sanzionato (“mi auguro di sì”). Restando sul tema spera che quanto prima l’ASF effettui le riprese delle partite di Prima Lega, come avviene già con quelle di Promotion: “Le prove video possono aiutare gli stessi arbitri che sbagliano sul campo”.
Sulla classe arbitrale svizzera si è però convinto che lasci a desiderare: “Da quando non c’è più Busacca (di acqua sotto il ponte ne è passata parecchia, ndr) i voti sono diventati sempre più bassi…”. 
Giriamo decisamente pagina, Antonio come giudica il bilancio di queste cinque partite?
“Direi ottimo, siamo ai vertici della classifica. Abbiamo subìto solo una sconfitta, chiaro che avere perso il derby con il Taverne al 91’ su calcio di rigore mi dà fastidio”.
Soddisfatto dell’operato di mister Gatti?
“Moltissimo. Roberto mi piace come persona ed è un allenatore che legge bene le partite”.
A proposito che pensa di Cocimano sulla cresta dell’onda a Bellinzona?
“Nando ha altre caratteristiche, sono felice del percorso che sta facendo. È un uomo che vive di calcio”.
Ce lo dice finalmente come mai non ha funzionato da voi?
“Le mie critiche, se posso definirle tali, scaturivano dal fatto che Cocimano essendo un bravo formatore aveva difficoltà nella gestione della squadra. Sono però convinto che da allenatore otterrà ottimi risultati”.
Infatti li sta ottenendo:
“Con Pablo Bentancur, persona che stimo molto, è venuto a trovarsi in una posizione agiata”.
Si vocifera che il patron dell’ACB abbia dei contatti con la sua società. Ne è al corrente?
(Esita un attimo poi scoppia in una risata cristallina…): “Sarebbe difficile venire a dettare legge qui… E poi Bentancur se lo tengono ben stretto a Bellinzona!”
Potrebbe essere un motivo di preoccupazione, o sbaglio?
“Scherziamo?” (affatto, ndr)
Ha sentito di Renzetti che si sta dando alla politica?
“Non mi stupisce che si candidi in Italia. È una persona buona ma un po’ boriosa”.
Sul “caso” Becchio ci ha messo sopra una pietra?
“Non sono per nulla contento ma la questione è legata solo al dietrofront dell’ex presidente del Lugano. Mi fa invece piacere che Andreas con il Locarno sia già andato a segno due volte”.
Sabato andate a Tuggen ad affrontare un avversario notoriamente ostico:
“Gli svittesi sono fortissimi, sono favoriti per la corsa al primo posto (promozione diretta, ndr). A noi andrebbe bene classificarci secondi o terzi. Sarà dura andare a vincere a Tuggen, sono però fiducioso e, come sempre, ottimista”.
Con il Lugano giocherete solo a novembre:
“Mancano due mesi… Non voglio stare a sindacare, il Lugano II è milionario, basta leggere il nome di alcuni giocatori. È semplicemente una squadra da Promotion League!”.
La promozione si conquista con il sudore, non con i soldi:
“Vero, la corsa durerà sino a giugno, come ho appena detto non siamo gli unici concorrenti: ogni partita è una lotta, mi impressiona la voglia di dare sempre il massimo dei nostri ragazzi. Le finali vogliamo godercele anche quest’anno”.
Sta facendo molto bene anche il Taverne:
“Il Taverne è una bella realtà, lo possiamo considerare ad oggi la rivelazione del campionato. Ha cambiato un sacco di giocatori ma è sempre lì nei dintorni della vetta. È il risultato del grande lavoro di Carlo Burà, di cui ho un incondizionato rispetto, che porta avanti la squadra con passione e sacrifici. Un presidente entusiasta come me!”.