Stilare giudizi sull’hockey d’agosto e le partite di preparazione in
particolare è un’eresia, lo si sa.
Al di là delle sensazioni e dell’agonismo messi sul ghiaccio per partite che contano come il due di picche, vanno anche considerati i vari carichi di lavoro che tendono a modificare il rendimento delle varie squadre. Per questo motivo diventa difficile giudicare un risultato che a prima lettura appare ottimo o, come nel caso di sabato incrociando le dita che sia così, una clamorosa steccata.
Al di là delle sensazioni e dell’agonismo messi sul ghiaccio per partite che contano come il due di picche, vanno anche considerati i vari carichi di lavoro che tendono a modificare il rendimento delle varie squadre. Per questo motivo diventa difficile giudicare un risultato che a prima lettura appare ottimo o, come nel caso di sabato incrociando le dita che sia così, una clamorosa steccata.
Tuttavia, guardando un po’ il percorso di questo primo mesetto di ghiaccio,
l’Ambrì Piotta ha sciorinato un gioco assai prolifico, a volte anche divertente. Insomma, diciamolo, 29 reti in otto incontri
amichevoli non si erano quasi mai visti.
Mancano pochi giorni e il primo ingaggio a Friborgo darà il via alla
stagione 2022/2023. Una stagione atipica per l’aumento del numero di squadre (finalmente!),
che fra l’altro sancisce la fine di quell’ingombrante e fuorviante mini torneo
fra le squadre regionali, nonché l’aumento degli stranieri.
Già scrissi che nel campionato non ci si devono aspettare solo innesti di marziani
nelle file degli stranieri destinati a rimpolpare i vari club di National
League, ma forse quest’anno, complice la KHL, qualcuno in più del normale ci
sarà e, di certo, questo farà sì che lo spettacolo sulle nostre piste non
mancherà; almeno questo è l’augurio che ogni sportivo in cuor suo vuole farsi.
In casa Ambrì le numerose reti segnate nelle amichevoli lasciano ben
sperare, grazie anche a un mix d’attacco che forse riuscirà a segnare qualche
goal in più dell’avversario nelle partite tirate. Cosa che mancò l’anno scorso
e fece scivolare presto la squadra nei bassi fondi della classifica, fino
all’elettrizzante finale dove tutte le logiche fin lì conosciute furono stravolte.
L’immagine di copertina di questo articolo, scattata dall’area di porta
sotto la curva alla Gottardo Arena il giorno della presentazione a fine luglio,
vuole essere di augurio per una stagione da vivere con passione ed entusiasmo
anche in curva. Il record di abbonamenti fatto registrare quest’anno
testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, che l’amore per questa squadra è
qualcosa che non finirà mai. Ha resistito ad anni difficili e sicuramente andrà
avanti per tanto ancora.
Tra pochi giorni sapremo se le sensazioni di questo precampionato erano
giuste e se questi ragazzi ci faranno davvero sognare. Sarebbe bello, sarebbe l’anno
giusto. E in fondo un po’ ce lo meritiamo…