È oramai una costante di questo campionato. L’ACB è perennemente chiamata a
una prova di maturità. Fuori e dentro il campo. Sia chiaro: il vicolo cieco non
è nemmeno stato sfiorato. Tuttavia non si può continuare un percorso
contraddistinto da alcuni alti (le vittorie contro Losanna, Vaduz ed Yverdon) e
da clamorosi bassi (le batoste rimediate dallo Stade Losanna, dall’Aarau e dal
Wil). Non è un cammino di chi ha posto l’asticella ben più in alto di una
tranquilla stagione da neopromossa. I granata hanno addirittura incassato più
reti del derelitto Xamax che chiude malinconicamente la classifica
(rispettivamente 17 e 16), appena meglio della squadra del Principato del Liechtenstein
allenata da Alessandro Mangiarratti perforata 18 volte. L’undici della capitale
non è messo meglio se si dà un’occhiata ai gol segnati: 11 in otto partite che
hanno comunque fruttato, occorre dirlo, ben 13 punti. Massima efficacia. Ma le
pretendenti alla promozione possono vantare dei bomber che, ora come ora, il
Bellinzona non ha.
Cosa serve? Tranquillità. Nient’altro. A ore verrà svelato (finalmente!)
il nome del nuovo allenatore. Non dovrebbe essere una sorpresa: sembra una
corsa a due fra Stefano Maccoppi (ultima esperienza in Bulgaria) e Baldo
Raineri, che fino all’ottobre 2021 occupava la panchina del Chiasso. Entrambi
hanno già diretto i granata; nel 2005 il primo, nel 2003 il secondo. Uno dei
due (più probabile il secondo) potrebbe guidare il sodalizio della Turrita assieme a Fernando Cocimano,
come noto sprovvisto di patentino, il quale aiuterà il futuro mister ad amalgamare
una squadra che ha ancora cambiato volto con l’arrivo degli ultimi (?)
acquisti. Il timoniere sarà chiamato ad un battesimo del fuoco, sabato prossimo
al Comunale contro il Lucerna nei sedicesimi di Coppa Svizzera. Poi, il 2
ottobre, Tosetti e compagni riceveranno lo Sciaffusa per il nono turno di campionato.
Sfide difficili, avvincenti, nelle quali serviranno solidità difensiva ed
intelligenza tattica.
Due partite – e torniamo a quello che abbiamo preannunciato all’inizio –
che ci diranno tanto della forza dell’ACB, ma anche e soprattutto della passione
dei suoi tifosi. La recente intervista concessa ad un sito online ticinese
dall’uomo forte e consulente di mercato dei granata Pablo Bentancur ha
galvanizzato alcuni, ma ha lasciato basiti altri per i toni eccessivamente
sopra le righe (per usare un eufemismo). Una prima risposta del pubblico la si
avrà, appunto, fra alcuni giorni: se non si riusciranno a portare allo stadio
Comunale almeno 3.000 persone contro il Lucerna, allora significa che qualcosa tra
i fedelissimi e la dirigenza si è rotto. O, molto probabilmente, non si è mai
aggiustato dopo il “caso Sesa”.
La tranquillità è indispensabile pure fuori dal rettangolo verde.
Saggiamente il buon Angelo Renzetti ripeteva sempre: “I conti li tireremo alla
fine”. Ha ragione da vendere. I giocatori e lo staff tecnico nonché i tifosi
non possono di continuo camminare sui carboni ardenti. Si lasci lavorare i
primi e si crei un rapporto di fiducia con i secondi. Verso la fine di
novembre, prima dell’inizio dei Mondiali in Qatar, si potrà fare un bilancio
intermedio. E magari chiedere un paio di rinforzi sotto l’albero di Natale.
Adesso, però, silenzio. Veramente. Quel silenzio non imposto, ma che fa più
rumore di tante parole. Alle quali ognuno di noi preferisce di gran lunga i
fatti.$
(Foto Putzu)