SUPER LEAGUE: IL GRANDE RITORNO
Dzemaili: "Zurigo è casa mia"
L'ex nazionale, intervenuto ieri sera a Fuorigioco, torna in Svizzera dopo la breve parentesi in Cina
Pubblicato il 22.12.2020 08:25
di Red.
Blerim Dzemaili, 69 partite e 10 gol in Nazionale, torna in Svizzera.
Dopo 14 anni di girovagare per il mondo, il centrocampista torna a casa sua: nello Zurigo.
"Sono felice di tornare dove tutto è iniziato, è come chiudere un cerchio. Lo Zurigo è casa mia e quando ho saputo che c'era la possibilità di firmare per la mia squadra, non ho esitato. Non è stata una questione di soldi ma di cuore".
34 anni, Dzemaili sa che da lui ci si aspetta ancora tanto.
"Me ne rendo conto e sono pronto. Ho tanta voglia di giocare, fisicamente sto bene. In carriera non ho avuto grossi infortuni e perciò mi posso ritenere piuttosto integro".
Uno con la sua esperienza può essere importante per lo spogliatoio.
"Spero proprio di sì. Ritroverò in panchina Massimo Rizzo, con cui sono molto amico. Avevamo lavorato assieme da giovani nel segretariato del FC Zurigo. Incredibile ritrovarlo ora in quel ruolo. Cercherò nel limite del possibile di dargli una mano. Io comunque sono venuto per giocare e rendere al meglio sul campo".
Il calcio Svizzero in questi 14 anni è molto cambiato: cosa pensa che troverà?
"Vederlo in televisione e giocarci sono due cose sicuramente diverse. Sono curioso di capire che effetto farà. Negli ultimi anni molti giocatori di valore sono partiti per l'estero e perciò credo che il nostro campionato abbia svolto appieno il suo ruolo. La Svizzera deve creare giovani da esportare e far rientrare elementi esperti come me, che possano aiutarli a crescere".
La sua ultima esperienza in Cina, allo Shenzen: causa virus il campionato non iniziò la scorsa primavera.
"Avevo firmato per la Cina per fare una bella esperienza di vita e nonostante non abbia giocato, posso dire di aver comunque imparato molto in quei mesi. A un certo punto tornai a casa. Peccato. Il virus? Da quelle parti si viveva come se non ci fosse, ormai era sotto controllo. Era tutto aperto, anche cinema, teatri e discoteche. Qui da noi è un po' diverso e ammetto che questo tipo di situazione è piuttosto insolita. Spero che si possa tornare presto alla normalità. Anche nel calcio".