INIZIATIVA
Quando un libro te lo suggerisce uno sconosciuto
Andate a spasso per il Ticino e lasciatevi sorprendere da una vecchia cabina telefonica
Pubblicato il 13.02.2021 16:16
di Angelo Lungo
Martina Gamboni è una sociologa, ha ideato una pagina su Instagram con un titolo emblematico ed esplicativo: @cultura.a.spasso.ticino. È un’esperta riguardo temi come la divulgazione e la comunicazione di proposte culturali che si svolgono sul territorio.
 
Perché ha creato questa pagina?
“È nata in maniera spontanea, frequentando gli eventi culturali in Ticino: musicali, teatrali, d’arte. Possiamo beneficiare di un’altissima qualità d’offerta, grazie a operatori come musei, biblioteche e associazioni. Ma esiste lo stereotipo che la cultura è fredda, rigida, noiosa e per pochi. Invece la cultura è allegra, colorata e divertente. Il social diventa lo strumento attraverso il quale il pubblico può presentare il suo punto di vista e condividere le sue esperienze culturali, in maniera leggera e sintetica. Il risultato è straordinario si è creata una comunità di persone che si scambia impressioni, pareri, idee, vanno a “spasso”, diffondono quello che vedono e suscitano curiosità”.
 
Che cos’è il bookcrossing?
“Letteralmente significa incrocio dei libri, è uno scambio libero. Ci sono delle postazioni, bibliocabine e altre forme creative, dove si possono prendere o portare dei volumi. L’idea è di ridare vita a un libro, a uno di quelli che avevamo risposto sullo scaffale, mettendolo a disposizione di altri lettori. E noi stessi potremmo farci sorprendere da un testo che altre persone, in fondo, ci consigliano. Le postazioni recensite finora sulla pagina Instagram sono in totale 125, sono uniche e tutte diverse tra loro, sono state restaurate e le decorazioni hanno un impatto visivo bello e accattivante”.
 
E la rispondenza del pubblico?
“Mi preme sottolineare che queste postazioni non sostituiscono in nessun modo le biblioteche istituzionali. Qui continuerò a trovare il libro che cerco, per lavoro o interesse personale. Nelle bibliocabine troverò l’invito alla lettura di uno “sconosciuto”. Il riscontro è entusiasmante, vicinanza e capillarità di queste postazioni hanno consentito di creare una comunità di lettori. Un luogo dove la socialità ha ripreso vigore”.
 
Qual è lo stato di salute del libro?
“Il libro è resiliente, resiste anche in piena epoca digitale. Ci permette di staccare dalla vita quotidiana. Trovo rilassante quando lo tocco, sentire l’odore della pagina e quello dell’inchiostro, il cartaceo è insostituibile. E poi è veicolo di cultura, quella che ci unisce, che incita alla condivisione di valori e rappresentazioni, che promuove la comunità e la società. Arricchisce il singolo individuo e l’intera collettività”.
 
Lo scrittore e semiologo Umberto Eco scrisse: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è una immortalità all’indietro”.