Ambrì, sogno o son desto?

Allo squillo della terza sirena, fra gli applausi convinti e una Montanara semplicemente spettacolare, sugli spalti della Gottardo arena si è avuto un’impressione unanime: questo Ambrì è una bella squadra. La partita di ieri sera è stata semplicemente da pelle d’oca.

Vero, l’orso arrivato in leventina sembra più a un orsachiotto incerottato e questo ha agevolato non poco il compito dei padroni di casa. Detto questo, la pressione sui ragazzi di Cereda era tanta: bisognava confermare la vittoria di Friborgo e continuare ad alimentare la fiamma dell’entusiasmo che si è accesa già da qualche tempo. I ragazzi sono stati bravi.

A parte il pareggio deli Orsi, dopo un’azione a dir vero estemporanea, l’Ambrì è sempre stato padrone del gioco. Ha segnato (e giocato bene) Heed: chissà che qualcuno nel Sottoceneri non lo stia rimpiangendo.

Scambi di buona fattura, alcuni anche per i palati più fini, hanno strappato più di un applauso convinto. Vincere è importante, ma se si riesce anche a giocar bene e far spettacolo, allora siamo al top. E questo Ambrì, almeno per ora, fa davvero sperare in qualcosa di grande. Sì, lo so, è ancora presto.

Tuttavia, quello che emerge da questo fine settimana è una buona impressione generale.

In particolare colpisce l’estrema calma in difesa, anche nelle situazioni di estrema pressione.
Certo, aiuta e non poco avere dietro due portieri di questa caratura, ma la difesa si è mossa molto bene. E si sa, le squadre si costruiscono da dietro.
Concluderei con un dettaglio che potrebbe anche passare inosservato: quattro superiorità numeriche e quattro reti (tecnicamente l’ultimo non era in power play, ma sulla scia e quindi vale come tale).

Bene così: oggi è una bella domenica di sole e dopo una meritata giornata di riposo, martedì in Valle arrivano Fora & Co. Mi incuriosice vedere come sarà ricevuto il nostro ex capitano, che tanto ci ha dato in questi anni. Da parte mia solo applausi, ovviamente.