HOCKEY
Quando il powerplay è agli antipodi
Ambrì stellare con un uomo in più, Lugano in difficoltà: benissimo i due portieri
Pubblicato il 21.09.2022 08:41
di Marco Maffioletti
Altra serata ad alti contenuti in Leventina. L’Ambri ha ottenuto ieri la terza vittoria in altrettante uscite stagionali imponendosi contro un ottimo Davos ai rigori. Una partita che per certi versi ha ricalcato la prima disputata a Friborgo. Un’ottima partenza, qualche difficoltà nel tempo centrale e poi parecchio equilibrio nella terza frazione. Il tutto contro un avversario, trascinato dal forte svedese Bristedt che sicuramente non ha reso la vita facile a Juvonen e compagni. Il portiere ha sfoderato un’altra prova di tutto rispetto. Decisivo in più frangenti, il finlandese è salito in cattedra sul finale fermando un tentativo dell’ex Fora a botta quasi sicura e dimostrandosi imperiale ai rigori, battuto solo dalla magnifica esecuzione di Bristedt. Un gran rigore, al pari di quello trasformato da Bürgler. Da segnalare l’ottimo esordio del difensore Zündel, dopo un avvio comprensibilmente tentennante il giovane austriaco ha acquisito sicurezza e ha dimostrato tanta personalità. Sicuramente un avvio incoraggiante.
Nell’Ambrì spicca un dato, le 10 reti segnate sono state realizzate da giocatori diversi. Quasi la metà degli elementi schierati da Cereda ha dunque già segnato (sono 22 in totale i giocatori di movimento fin qui utilizzati dal tecnico di Sementina). Brillanti anche le statistiche nelle situazioni speciali, anche se ovviamente questi dati sono ancora da prendere con le pinze. I biancoblù hanno sinora una percentuale di riuscita in powerplay del 60%, cifra stratosferica, mentre in boxplay hanno respinto con successo il 90% delle superiorità numeriche avversarie. L’unico aspetto deficitario, se bisogna cercare il pelo nell’uovo, sono gli ingaggi. Attualmente i leventinesi sono all’ultimo posto della speciale classifica con appena il 33% di ingaggi vinti. In questo esercizio è apparso ieri in difficoltà specialmente Heim.
In casa bianconera è arrivata purtroppo la prima sconfitta. Un nuovo risultato calcistico, 1 a 0, come già contro l’Ajoie. Non sempre però le partite con poche reti sono sinonimo di noia. La sfida contro gli Zsc Lions è stata palpitante e piena di agonismo. A farla da padrone sono stati i due portieri stranieri. Koskinen da una parte e Hrubec dall’altra hanno dimostrato la loro classe. Il Lugano un gol l’avrebbe pure segnato, con Bennett, ma il « coach challenge» chiamato dal coach zurighese ha dato I suoi frutti. Il gol del canadese è stato annullato a causa di un fuorigioco. Curiosa la scena sul finire del primo terzo. Coach McsSorley, con i suoi in doppia superiorità numerica, ha chiamato un timeout a 4 secondi dalla sirena. Come ha candidamente ammesso ai colleghi del CdT, il 60enne non si era accorto che mancasse così poco alla fine del tempo. Ironia della sorte, il Lugano ha pure perso l’ingaggio alla ripresa delle ostilità.
Tra gli highlight della sfida da segnalare la reazione di Koskinen ai danni dell’attaccante Reto Schäppi. L’ex centro della nazionale è andato a caricare nel suo slot il colosso finlandese, quest’ultimo non ci ha pensato due volte a farsi rispettare e si è fatto subito giustizia da solo. Insomma gli attaccanti avversari sono avvisati, bisognerà fare molta attenzione, Koskinen non scherza. Se sul piano difensivo l’intelaiatura bianconera è fin qui solida, diverso il discorso in fase offensiva, i numeri lo dimostrano. A Fazzini e soci manca ancora la necessaria aggressività davanti alla porta nemica e il powerplay stenta maledettamente a carburare. In questo senso potrebbe dare una grande mano il canadese Brett Connolly, il cui debutto dovrebbe avvenire venerdì a Ginevra. Verosimilmente ,per il primo back to back della stagione, ci sarà anche il debutto di Niklas Schlegel.