CALCIO
"Shaqiri mi accende la fantasia..."
Renzetti, in Spagna a vedere la Nazionale, parla della vittoria di ieri, delle elezioni e... dell'HC Lugano
Pubblicato il 25.09.2022 10:51
di L.S.
“La Spagna è bellissima, la gente è tranquilla, vive la vita con gioia, è tutto più sereno e rilassato. Certo, tutto viene spostato di un paio di ore, ieri alla 1 di notte stavamo ancora cenando…”.
Angelo Renzetti si è svegliato tardi questa mattina a Saragozza e tra poco prenderà il volo che lo riporterà in Svizzera, dopo uno scalo a Barcellona.
Con un gruppo di amici è andato a vedere la Nazionale di Murat Yakin battere la Spagna: una grande impresa, una bella partita che Renzetti si è gustato fino alla fine, come la cena a notte inoltrata.
Presidente, ormai è un fan della nazionale:
“Conosco l’ambiente, le persone, abbiniamo il calcio al turismo e sono sempre viaggi molto piacevoli. Saragozza è bellissima, una città praticabile, con vie molto grandi dove circolare a piedi. Davvero una bella sorpresa”.
La bella sorpresa è stata anche la nostra nazionale, vero?
“Nel calcio ci vogliono tre cose e la Svizzera ieri ha dimostrato di averle. Bisogna correre, all’insegna di Vargas, troppo sottovalutato; bisogna essere organizzati sul campo e qui allenatore e giocatori hanno fatto benissimo; infine bisogna avere classe e i rossocrociati ieri hanno dimostrato di possedere anche quella. A immagine e somiglianza di Shaqiri…”.
Le è piaciuto il fantasista dei Chicago?
“Quando tocca la palla lui può sempre succedere qualcosa: un passaggio o una serpentina vincente e tutto cambia, diventa spettacolo. Certo, in alcuni momenti può sembrare di giocare con un uomo in meno ma nel calcio ci vuole anche un po’ di magìa e Shaqiri ce l’ha”.
Si dice che arriverà a Lugano, probabilmente per allenarsi, difficilmente per giocare:
“Non so cosa dicono i regolamenti, ma anche se venisse soltanto per allenarsi sarebbe bellissimo e importante per lo spogliatoio del Lugano. Io da presidente sarei stato felice di accogliere un giocatore come Shaqiri: sembra un po' l’Ibra del Milan, che se anche non gioca è fondamentale per portare entusiasmo e aumentare la stima del gruppo”.
A inizio ripresa è entrato anche Steffen, che ha preso il posto di Rodriguez:
“Ha sofferto molto in quella posizione: non è colpa sua ma si vede che non ha i movimenti del terzino. Yakin ha dovuto metterlo perché non c’erano alternative ma è stato chiaro a tutti che non è il suo posto. Meglio averlo capito adesso che durante il Mondiale”.
Ieri sera tra l’altro mancava anche Okafor:
“Un giocatore fondamentale per la nazionale, che è brava quando deve ripartire: Okafor può fare la differenza in quel tipo di partite”.
Questa vittoria cambia le nostre prospettive in vista del Mondiale?
“La Svizzera ha ormai delle certezze da alcuni anni, ma prevedere quale sarà lo stato di forma della squadra tra due mesi è impossibile. Certo che se la squadra sarà quella vista con la Spagna allora ci sarà da divertirsi”.
Lei è in Spagna ma intanto in Italia ci sono le elezioni: ricordiamo la sua candidatura al Senato…
“Gli scrutini per l’estero sono già chiusi da tre giorni ma i risultati li avremo soltanto martedì. La mia è soltanto una curiosità personale, venire eletti è praticamente impossibile: c’è un solo posto per tutti gli italiani all’estero. C’è gente che si è fatta il giro d’Europa col Trolley per farsi pubblicità…”.
Martedì andrà a vedere Svizzera-Cechia?
“No martedì sarò alla Gottardo Arena a vedere il derby di hockey. Un appuntamento che non vogliono perdere”.
Il Lugano, per cui lei ha sempre tifato, non va benissimo:
“Sto seguendo le partite, ho visto anche gli highlights della partita di ieri sera. Il problema? La solita ansia da prestazione…”.