In Leventina la tensione è palpabile. È normale che sia
così, anche se siamo partiti bene. Certo, la sconfitta con il Ginevra si poteva
evitare ma tutto sommato è stata assorbita bene. In fondo la squadra ha fatto
ciò che doveva fare e prima o poi doveva capitare.
Ci sta di perdere, diamine: abbiamo sempre scritto di un
campionato molto equilibrato.
Stasera però no. Questo derby non lo si può perdere, mi sembra chiaro.
Stasera però no. Questo derby non lo si può perdere, mi sembra chiaro.
Il motivo? Semplice. Ci parlano tutti di un Lugano in crisi,
di un McSorley che fatica a gestire la squadra, di un ambiente già
elettrizzante con i tifosi dopo soli quattro giornate di campionato.
Non voglio mettere il becco negli affari bianconeri, ci
mancherebbe altro, ma questo clima mi fa terribilmente paura.
Non ho nessuna voglia di farli resuscitare, di rilanciarli,
e purtroppo la storia recente mi insegna che… (N.d.a.: mentre lo scrivo giuro
sto toccando ferro)!
Dobbiamo dimostrare di essere cambiati, più maturi, più
coscienti dei nostri mezzi. E allora quale occasione migliore di questa?
Mancherà Heed, lo si è già percepito sabato che per noi è un
pezzo importante del nostro mosaico, ma non deve essere un alibi. Abbiamo piena
fiducia in chi scenderà sul ghiaccio. Questa squadra ha ormai acquisito un
assetto e una convinzione che può e deve sopperire alla sua assenza. Cereda ha
dato una mentalità al suo nuovo gruppo e finora lo abbiamo visto.
Stasera però è il vero esame. Uno di quelli che non si
possono fallire.
Non voglio fare pronostici, mi rifugio nella mia
scaramanzia.
Chissà che non possa portare bene…
Chissà che non possa portare bene…