Chissà a cosa pensa Dale McCourt mentre varca la nuova
Valascia, battezzata in modo imperativo e improprio Gottardo Arena? Che il
mondo cambia e soprattutto cambia di posto, modificando anche la ragione e i
sentimenti. O forse è solo un pensiero di ammirazione e piacere, come quando
dopo un suo gol non alza nemmeno il sopracciglio mentre attorno lui il mondo
esplode e crolla. Forse pensa che non c’è tempo e forza da perdere in puerili
festeggiamenti, che c’è ancora tanto da fare e alla fine, molto dopo la fine,
si stappano birrette con moderazione. Ma col pensiero già alla prossima. Anche
se lo sguardo cercherà l’infinita collina nereggiante di gente che sfiora il
cielo vetusto della Leventina. Ma intanto, ora, osserva la curva sud spostata a
nord, sormontata da led e pubblicità, con la banalità odierna di tutte le arene
del mondo. Addirittura, si sorprende che alle note della Montanara si
sovrappongono messaggi dello speaker, come quando qualcuno parla dei misteri
della vita e c’è qualcun altro che annuncia un bisogno fisiologico. E poi, cosa
ci fa tutta questa gente in maglietta e sandali? pensa Dale McCourt, quando
invece si dovrebbe stare col maglione e gli scarponi, perché ad Ambrì a fine
settembre non si scherza col fuoco. E stasera il derby, che sembrerà più un
Jovaparty da spiaggia che non un’arrampicata nell’austerità delle Alpi, potrà
in qualche modo far battere il cuore in modo così anomalo da richiedere un
dottore? Dale McCourt, in ogni caso, non alzerà nemmeno il sopracciglio, già
non lo faceva ieri, figurarsi oggi.
Hockey
I pensieri di Dale McCourt
Chissà cosa avrà pensato l'ex campione dell'Ambrì entrando nella nuova pista...